martedì 26 maggio 2020

RECENSIONE: STEVE FORBERT (Early Morning Rain)

STEVE FORBERT    Early Morning Rain (Blue Rose Music, 2020)





early in the morning

Questa raccolta di canzoni potrebbero essere i 45 giri (questi oggetti scomparsi!) che il giovane Steve Forbert si portò con sé dentro la valigia quando a metà anni settanta si spostò dal natio Mississippi verso New York in cerca della famosa buona stella. Che trovò con caparbietà tra i locali del Greenwich Village e le strade che portavano al CBGB.
"Undici delle mie canzoni preferite. Una sola scritta dopo il 1973". Ci tiene a precisarlo Forbert.
La valigia è pesante di storia e preziosa di ricordi. Dopo Magic Tree, uscito due anni fa raccogliendo vecchie canzoni dimenticate nel cassetto, dopo l'autobiografia che faceva il punto della situazione, passato un periodo poco felice per la sua salute, questo disco di cover sembra essere una nuova ripartenza. Ripartire dai propri punti fermi. Queste sono le canzoni che ama di più, suonate con il suo inconfondibile tocco dove melodia, folk e blues si incontrano con l'immancabile freschezza che lo ha accompagnato da sempre e una voce che non sembra aver subito troppo il trascorrere del tempo. Chiudendo gli occhi quell'uomo di 65 anni in copertina sembra sempre lo stesso ragazzo di quel debutto arrivato nel 1978. Ci mette nuovamente la faccia.
"Nel corso dei decenni ho sempre mantenuto un elenco di canzoni per le quali provavo forti sentimenti o una certa affinità. Per questo album, ho iniziato con un elenco di 130 brani e, a partire dallo scorso maggio, insieme al mio produttore Steve Greenwell, abbiamo iniziato a fare demo delle canzoni e a sfoltire la lista" ha raccontato Forbert in una recente intervista
Certo, confrontarsi con 'Suzanne' di Leonard Cohen, 'Your Song' di Elton John, 'Dignity' di Bob Dylan non è certamente facile per nessuno. Ma non è una sfida ma un atto di amore. E si sente. La sua spontaneità è l'arma vincente.
In scaletta anche: Kinks ('Supersonic Rocket Ship'), Grateful Dead ('Box Of Rain'), Richard e Linda Thompson ('Withered And Died'), Judy Collins ('Someday Soon'), Charlie Walker ('Pick Me Up On Your Way Down'), Danny O'Keefe ('Good Time Charlie's Got The Blues') e Gordon Lightfoot con 'Early Morning Rain' a regalare il titolo alla raccolta.
Che Forbert non abbia dimenticato di essere prima di tutto un grande fan della musica lo si capisce anche durante i suoi live quando pur con quarant'anni di carriera alle spalle non è raro sentirlo rendere omaggio ai suoi idoli, quelli che ancora oggi si porta dietro nella valigia della vita.
 

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