lunedì 20 luglio 2020

RECENSIONE: LUCA ROVINI (10 Canzoni Per Dipingere Il Cielo)


LUCA ROVINI 10 Canzoni Per Dipingere Il Cielo (2020)




lockdown blues

"Ho cercato di fare del mio meglio con i mezzi che avevo", così Luca Rovini ha risposto con somma umiltà ai miei complimenti in privato. Avevo scaricato il file che mi aveva spedito ma ho aspettato di avere in mano qualcosa come il più inguaribile e vecchio romantico degli ascoltatori di musica. Siamo o non siamo anziani aggrappati alle nostre vecchie e sane abitudini? Luca non ha stampato molte copie di questo album, forse ha fatto male, perché queste dieci canzoni, queste dieci ballate acustiche sono pure, genuine, sincere, romantiche, evocative, suonate bene e senza fronzoli con le sue chitarre acustiche e il solo aiuto di Paolo Ercoli al mandolino e dobro, e hanno la potentissima forza di arrivare. Al cuore soprattutto.
Folk minimale con buoni intrecci di chitarre, che si sposta tra le rose romantiche e la polvere della strada dell'iniziale 'Dove Il Cielo Bacia Il Mare', passa attraverso un sentito omaggio al padre in 'Dipingere Il Cielo', tocca Blackie Farrell con la sua 'Sonora' s Death Row' (l'unica cover del disco che però il cantautore pisano ha trasformato in italiano naturalmente) e poi arriva pure al suo amato Dylan con i tanti personaggi che popolano '176esimo Sogno Di Luca Rovini' e con 'La Strada Di Una Gangster' portata a casa con sola chitarra e armonica.
"10 Canzoni Per Dipingere Il Cielo" è un album nato un po' per caso in pieno lockdown, Luca era chiuso in casa come tutti noi, lontano dalla sua band elettrica (i Companeros), lontano dal suo amore. Ecco, ascoltandolo più volte, mi si sono arrossati gli occhi. E Luca sa il perché.



Nessun commento:

Posta un commento