martedì 28 maggio 2019

RECENSIONE: STRAY CATS (40)

STRAY CATS  40 (SurfDog, 2019)








i loro primi 40 anni
I gattacci randagi sono tornati. Graffiano, miagolano, amoreggiano, si aggirano baldanzosi e sereni in mezzo ai cerchioni cromati della pink Cadillac parcheggiata in fondo la via, segnano il loro territorio tra la luce fioca di un lampione storto, un bidone dell'immondizia abbandonato in strada da qualche giorno e un tombino semiaperto. Suonano i loro tre strumenti e sono pronti per ripartire live (Italia esclusa): uno con la fiamm...eggiante chitarra Gretsch, uno salta davanti a piatti e rullante, l'altro sale a cavalcioni sopra al contrabbasso.
Potrebbero sembrare gli anni 50 o il 1981, poco importa, l'importante è divertirsi, far divertire, e festeggiare i 40 anni di carriera con un disco che mancava al loro jukebox personale da ben 26 anni. Qualche ruga in più contorna il loro viso ma le chitarre, le basette, la brillantina nei capelli e la Chevrolet parcheggiata sono le stesse di sempre.
Brian Setzer, Lee Rocker e Slim Jim Phantom sono in buona forma e legano insieme tutte le loro vecchie influenze (ecco: Gene Vincent, Bill Haley e The Comets, Chuck Berry, Link Wray, Eddie Cochran, Carl Perkins, Buddy Holly, Elvis e Dick Dale) in 12 canzoni originali che viaggiano forse meno veloci dei bei tempi dell' esilio a Londra, ma senza intoppi o brusche frenate, prevedibili ma divertenti da cima a fondo, tra rock'n'roll e rockabilly ('Cat Fight (Over a Dog Like Me)', 'Rock It Off', 'That' s Messed Up'), fresche e salate ondate di surf rock ('I Attack Trouble'), swing ('Three Time' s A Charm'), citazioni (in 'Cry Danger', scritta insieme a Mike Campbell, chitarra degli Heartbreakers di Tom Petty, compaiono i Beatles), country and roll (' Mean Pickin'Mama'), strumentali da spaghetti western ('Desperado' cita invece gli Shadows e la loro intramontabile 'Apache') e arcigne cavalcate psycho billy ('Devil Man').

Sembra che tutto sia uscito fuori in modo naturale negli studi di registrazione Blackbird a Nashville, suonando live, insieme, con i volumi tarati al massimo. La loro musica cura anche il più banale dei raffreddori, dicono, e si impossesserà delle vostre serate estive mentre seduti sullo sgabello e con i gomiti sul bancone del chiosco sulla spiaggia ordinerete l'ennesimo drink, vi aggiusterete il ciuffo che non avete più, loro sì, e alzerete il bicchiere su cui è rimasto appiccicato il sottobicchiere che troverete, insieme a cartoline, adesivi e due canzoni live in più ('Cry Baby', 'Double Talkin' Baby'), nella Deluxe edition inscatolata.
Buoni (primi) 40.










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