mercoledì 22 giugno 2011
in RICORDO DI "BIg Man" CLARENCE CLEMONS
Quando gli viene chiesto qual'è il segreto della longevità della band, lui risponde:"Siamo rimasti vivi". Tratto dal libro "Big Man" di Clarence Clemons & Don Reno.(Arcana, 2010)
Questa risposta ad una domanda di un giornalista, Springsteen la diede il 29 Gennaio 2009 durante la conferenza stampa per l'atteso show durante la finale Super Bowl 2009. Bruce era ignaro del destino che colpirà ancora una volta la sua E street Band dopo la perdita di Danny Federici avvenuta nel 2008.
Ignaro lo ero anch'io quando, solo poche settimane fa, avevo finito di leggere l'autobiografia scritta da Clarence Clemons insieme al giornalista Dan Reno. Un libro originale e divertente dove realtà e finzione si mischiano dando come unico risultato: la grande voglia di vivere del sassofonista Clarence. La lettura del libro mi aveva lasciato rinfrancato ed ottimista sulle sue condizioni di salute dopo le ultime operazioni alle ginocchia che lo avevano debilitato, impedendogli grandi movimenti sopra ai palchi di tutto il mondo.
Quando vidi Springsteen per la prima volta era il 1993 durante il tour conseguente all'uscita dei suoi dischi Human Touch e Lucky Town, il divorzio con la E street Band era già avvenuto da parecchio tempo, già le registrazioni di Tunnel Of Love(1987) vedevano i suoi fedeli musicisti comparire in modo alquanto alterno e distaccato. La grande band era un lontano ricordo quella sera di Pasqua, piovosa e fredda, allo stadio Bentegodi di Verona, l'unico supersiste della E Street Band fu il pianista Roy Bittan.
Bisognerà aspettare il 1995 per vedere la E Street Band al completo di nuovo unita, è per la registrazione di alcuni brani che andranno ad inserirsi nel Greatest Hits in programma.
Io, invece, dovrò aspettare un pò di più per gustarmi finalmente il mio piccolo sogno che negli anni settanta infiammò la scena rock americana. Il Tour di Reunion si materializza in Italia in tre date: due in Aprile e una l'11 Giugno del 1999 allo Stadio Ferraris di Genova.
Già il biglietto del concerto sembra promettere bene, riprendendo le sagome di Bruce e Clarence così come avvenne per le foto promozionali di Born To Run nel 1975, foto che vanno aldilà di un semplice scatto artistico per una copertina musicale. Dentro c'era tutta la vita e l'amicizia che li accompagneranno in eterno. L'emozione di vedere quelle due ombre materializzarsi sul palco fu tanta così come il concerto verrà ricordato per la presenza di mamma Adele sopra al palco con il figlio Bruce a ballare una tarantella napoletana suggellandone le origine italiane.
I concerti di Springsteen a cui ho assistito, da quel momento in avanti, furono tanti, ed escludendo la parentesi con la Seeger Session Band, hanno sempre visto la E Street Band al suo fianco, costatandone, purtroppo, anche quanto i componenti della band stessero invecchiando sempre più, sfigurando se paragonati all'eterno vigore del Boss e chiedendomi cosa c'era di tanto sbagliato? Era Bruce un eterno ragazzo o il resto della band è stato colpito da improvvisa vecchiaia.
Anche Clemons aveva limitato sempre più i suoi interventi e i suoi movimenti sul palco, nonostante Springsteen continuasse a presentarlo per ultimo con mirabolante uso di aggettivi e frasi ad effetto , ottenendo sempre il più grande boato della folla e i ringraziamenti commosi di Clarence.
Rimarrà nei miei occhi l'ultimo concerto di Bruce e Clanrence insieme in Italia a Torino il 21 Luglio 2009, un concerto straordinario dove gli acciacchi di Clemons (in verità più in forma che in altre occasioni) passarono in secondo piano, sapientemente nascosti dalla straordinaria prestazione di Springsteen.
Rimarranno i suoi assoli nei dischi di Bruce, del nostro Zucchero e perfino nei solchi Hard Rock della divertentissima Be Cruel to your School dei Twisted Sister e di mille altri artisti ancora, fino alla freschissima uscita di Lady Gaga, superando ogni steccato imposto dai generi musicali.
La notizia del ricovero di Clarence Clemons, avvenuta una settimana prima del decesso, mi aveva fatto crollare tutto l'ottimismo giunto dopo la lettura dell'autobiografia e la sua morte avvenuta il 18 Giugno mi ha subito riportanto a delle immagini contenute nel libro, in particolare quella che immortalava lo speciale sacrario che Clemons era dedito portarsi in scena e che conteneva le foto degli amici scomparsi, tra cui quella di Federici. Mi piacerebbe che quel sacrario continuasse a girare il mondo con una fotografia in più.
"Parlai del mio affetto per Danny e di quanto sarebbe stato rimpianto. Bruce non avrà mai un organista migliore. Danny suonava l'organo per Bruce Springsteen come io suono il sassofono per Bruce Springsteen. Mi commossi, e allora imbracciai di nuovo il sax". Tratto dal libro "Big Man".
Suona ancora Clarence!
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