BLACKBERRY SMOKE Like An Arrow (2016)
☆☆☆☆
“Riporteranno il il southern rock sulla retta via”. Così l’illustre Gregg Allman lanciava il gruppo di Atlanta in tempi non sospetti. Il minimo che la band guidata dal cantante e chitarrista Charlie Starr potesse fare era invitare il vecchio Gregg (che fortunatamente sembra essersi ripreso anche da alcuni malanni) a duettare in una loro traccia. Avviene in ‘Free On The Wing’ che chiude LIKE AN ARROW, quinto album che esce (il 14 Ottobre) a solo un anno dal precedente HOLDING ALL THE ROSES, un disco che non mi aveva convinto, complice la pessima, o anche troppo perfetta, produzione di Brendan O’Brien che pompava e addomesticava il suono allo stesso tempo, riuscendo però nell’intento di portare il nome sulla bocca di più rocker possibili sparsi in giro per il mondo, Italia compresa. Notevole successo anche per le loro due date milanesi e quella romana.
Questo volta i Blackberry Smoke fanno tutto da soli al Quarry Recording Studio a Kennesaw in Georgia, registrando dodici tracce che ritornano ad essere coperte di vecchia e sporca polvere, la stessa che si adagiava sull'album THE WHIPPOORWILL (2012): dai momenti più ariosamente country di ‘The Good Life’, ‘Running Through Time’ e ‘Sunrise In Texas’, alle grintose chitarre in prima linea di ‘Waiting For The Thunder’ ‘Workin’ For A Workin Man’ e ’Like An Arrow’, dal blues di ‘What Comes Naturally’, al trascinante boogie di ‘Let It Burn’ fino a chiudere con il funk di ‘Believe You Me’ che ricorda gli ancora innavicinabili Black Crowes. Sotto il sole del sud le barbe continuano a crescere, piano piano imbiancano pure e i Blackberry Smoke sono ormai un punto fermo del nuovo southern rock. "Questo album autoprodotto è il nostro culmine, dopo 15 anni in cui proviamo a piantare la nostra bandiera nel panorama musicale. Non potremmo essere più orgogliosi di esso" parole di Charlie Starr.
RECENSIONE: BLACKBERRY SMOKE-Leave A Scar (2014)
RECENSIONE: BLACKBERRY SMOKE-The Wippoorwill (2012)
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