martedì 17 giugno 2014
FIGURINE (con quella faccia...un po' Rock): #3.ALEXI LALAS & #4.ANGIOLINO GASPARINI
#3. “Fondamentalmente, agli americani non interessano i mondiali di calcio… americani”. Così cantavano Elio e le Storie Tese in quel 1994. Eppure oltre al ricordo dei rigori sbagliati da Baggio, Massaro e Baresi, quei mondiali di calcio…americani, per noi italiani rimarranno anche quelli di una nuova piacevole conoscenza “yankee” che il Padova calcio, neo promosso in serie A, non si lasciò sfuggire. La nazionale statunitense, padrona di casa, fece di tutto per lasciare un segno nel soccer, riuscendo a passare con fatica il primo turno, salvo poi trovarsi di fronte i futuri campioni del Brasile e salutare la competizione già agli ottavi di finale. ALEXI LALAS, stopper (1,91 d’altezza) come tanti ma dal look come pochi (i tifosi patavini canteranno per lui, bonariamente, l’inno “vecchio scarpone”) porta a Padova la musica americana e la sua semplice simpatia da americano in vacanza. Cifre in mano, la discografia musicale sembra infatti più sostanziosa dei tabellini che raccontano i suoi due anni negli stadi d’ Italia: 2 dischi incisi con il gruppo Gypsies e 4 da solista, più la partecipazione ad un tributo tutto italiano a Springsteen, “For you” del 1995 (in compagnia di Luca Barbarossa, Rossana Casale, Circo Fantasma, Marco Conidi, Flor De Mal ecc… ) contro un totale di 44 presenze e 3 reti nei campionati 1994/95 e 1995/96 . Del Buffalo Bill con la chitarra a tracolla rimarranno impressi: l’esordio disastroso contro la Sampdoria (5 gol presi), il suo gol di piattone a porta vuota contro il Milan, ma soprattutto una straordinaria partecipazione alla domenica sportiva in cui sfoggiò il look grunge (tanto di moda allora) tutto camicia di flanella e jeans sdruciti, la sei corde in spalla ed il suo colorito italiano, presentandosi con un “ciao bella come stai?” rivolto alla conduttrice ed un “gimme five” dato al giornalista Gianfranco De Laurentiis. Si autodefinì “un piccolo giocatore nel mondo del calcio”…di quelli che servirebbero ancora oggi, aggiungo io.(EC)
#4. Faccia, ma non solo-come vedremo-da terzo fratello Allman in quel di Jacksonville, quasi un rocker prestato al calcio. ANGIOLINO GASPARINI, bresciano, era uno stopper, colto, bello, e…corteggiatissimo dalle donne ma suo malgrado divenne anche “dannato“ con un triste primato nel palmarares. Classe 1951, giocò a Brescia e Verona in serie B fino all’approdo nella Milano nerazzurra, stagione 1975/76. Purtroppo per lui, le cronache calcistiche saranno povere di grosse soddisfazioni (una coppa Italia vinta con l‘Inter) a scapito delle cronache scandalistiche che lo vedranno protagonista da “prima pagina” per ben due anni: 1981 e 1986. Dopo tre stagioni all’Inter passò all’Ascoli di Costantino Rozzi, neo promosso in serie A. Il 29 Luglio 1981, la squadra agli ordini di mister Carletto Mazzone è in ritiro per l’inizio del campionato quando le forze dell’ordine irrupperò nelle stanze dei giocatori. A Gasparini furono trovati 55 grammi di cocaina. Il roccioso stopper ne faceva uso personale ormai da parecchi anni, dai tempi di Verona, ma riuscì sempre a scamparla. Fu il primo caso in Italia di un calciatore trovato con le mani in pasta. Si fece sette giorni di carcere per poi essere assolto, in quanto riuscì a dimostrare la sua totale estraneità allo spaccio. Un errore di vita che pagò, trovando però grande solidarietà nella squadra ascolana che lo ospitò per altre due stagioni, per un totale di 134 partite (un gol) fino al 1983, anno del suo passaggio al Monza dove finì la carriera nel 1986 dopo essere stato coinvolto nel calcio scommesse e condannato a 4 mesi di stop forzato. Tante, troppe debolezze in una carriera che Gasparini riuscì a riscattare dopo la fine della sua avventura calcistica. Ora, ha aperto una cooperativa sociale ed è impegnatissimo in un centro di recupero per tossicodipendenti. Non tutti i mali arrivano per nuocere. La vita offre sempre il modo per riscattarsi ed i palmares si arricchiscono ugualmente. (EC)
vedi anche: FIGURINE (con quella faccia...un po' Rock): #1.DINO PAGLIARI & #2. LEONARDO CUELLAR
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