mercoledì 25 novembre 2020

RECENSIONE: JESPER BINZEN (Save Your Soul)

JESPER  BINZER  Save Your Soul (Warner Bros, 2020)



rock and rock radar

Ecco un altro disco nato in pieno lockdown. Con i D-A-D in pausa forzata (l'anno scorso era uscito il buon A Prayer For The Loud) Jasper Binzer, cantante e chitarrista della cult band danese, ha trovato il tempo per incidere il secondo disco solista dopo Dying Is Easy, uscito nel 2017. 

"Ho iniziato dipingendo tutti i lavori in legno dentro casa e, quando ho finito, non c'erano più scuse, quindi mi sono seduto  sul divano con i pantaloni della tuta e una chitarra acustica e ho scritto tutte le canzoni che sono state incluse nel disco". 

Aiutato dal tuttofare Sören Andersen, chitarrista e produttore, Save Your Soul è un disco che si apre in maniera decisamente rock con la dichiarazione di libertà 'Life Is Moving' e la title track, una traccia hard  dal sapore seventies con l'ugola ruvida e riconoscibile di  Binzer sugli scudi e l'hammond dietro, ma poi in fondo sembra rispecchiare il momento cupo e straniante nel quale è nato, lasciando in un angolo il puro divertimento  a favore di canzoni più riflessive, a tratti impegnate, come le ballate  'Don' t Let Make You Choose Sides' e 'The Price Of Patience', i rock melodici di 'Premonition' e 'Drown Waving' o la sorprendente atmosfera di 'Move A Mountain' tutta giocata su pianoforte e voce. 

Per i nostalgici non mancano comunque rimandi alla band madre nel rock'n'roll di 'The Heart Will Find Its Way' e nella leggerezza di What Time Is It Now. In fondo Binzer è il rocker senza fronzoli che conosciamo da sempre  anche se qui ci presenta le sue diverse facce (quelle della copertina, davanti e dietro). Ma, se i dischi solisti sono fatti per uscire da certe dinamiche ormai consolidate all'interno della band, Binzer ci riesce comunque benissimo, con tutta l'esperienza accumulata in più di tre decenni di carriera e apportando quelle poche e minimali variazioni melodiche che portano le canzoni dalla sua parte. Onesto e credibile. Sempre.








Nessun commento:

Posta un commento