presenti e combattenti con le elezioni alle porte
Doveva essere un EP con gli scarti del precedente The Unraveling uscito a inizio anno, in Gennaio, quando il Covid era ancora un emerito sconosciuto e il 2020 solo l'anno in cui Donald Trump poteva essere mandato a casa. Il lockdown e l'impossibilità di viaggiare in tour (iniziato e mai finito) hanno invece trasformato The New OK in un vero e proprio album di nove canzoni e 36 minuti di durata uscito a sorpresa senza annunci e troppo clamore. Canzoni che per caratteristiche non si adattavano all'album precedente, invece di prendere la strada delle dimendicate B side, fanno gruppo e diventano protagoniste.
I Drive - By Truckers non mollano la presa e se il precedente disco si prendeva sulle spalle gli ultimi tre anni di scellerate decisioni politiche americane, qui il tutto si aggiorna di nuovi inquietanti capitoli.
"Questa infinita estate di proteste, rivolte , imbrogli politici e orrori pandemici " spiega Patterson Hood.
La band di Athens guidata da Hood e Mike Cooley continua la propria corsa fatta di canzoni tese ('The Unraveling', canzone che porta il titolo dell'ultimo album e ospia la voce di Bobby Matt) e chitarre taglienti ('The New Ok' è un buon compromesso tra Tom Petty e Neil Young), percorrendo anche inedite e riuscite strade funky e soul come succede in 'The Perilous Night' e 'Sea Island Lonely' dai forti sapori southern soul con i fiati in bella evidenza, ballate come 'Sarah's Flame' e 'Watching The Orange Clouds' quest'ultima ispirata dalle proteste di piazza scaturite dopo l'omicidio di George Floyd a Minneapolis e dove cantano "non mi rendevo conto che questo fondale è così dannatamente profondo, sperando che un giorno ci alzeremo e andremo in un posto migliore".
Il valzer elettrico con l'hammond in bella evidenza di 'Tough To Let Go' piace, così come la cover dei Ramones 'The KKK Took My Baby Away' cantata dal chitarrista Matt Patton cercando di non ribaltare troppo l'originale carica punk.
La conferma, se mai ce ne fosse bisogno, che i Drive By Truckers sono tra i gruppi rock americani più presenti e calati nell'incerto futuro dei loro Stati Uniti. E questo disco, uscito a sorpresa, è certamente anche un'astuta mossa politica in vista delle imminenti elezioni presidenziali. Bene così.
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