mercoledì 21 novembre 2018

DISCHI DA ISOLA AFFOLLATA #71: CALVIN RUSSELL (A Crack In Time)

CALVIN RUSSELL   A Crack In Time (New Rose, 1990)





born Halloween
Un disco che è un sogno. La salvezza. La libertà trovata a quarant’anni dopo un’infanzia di stenti e povertà nella sua Austin, quarto di nove figli, e una biografia che fino a quel momento aveva più indirizzi di galere che canzoni. A Russell non sono mai piaciute le autostrade sicure fin da quando a quindici anni decise di cercare fortuna a San Francisco trovandosi con il classico pugno di mosche nella mano, costretto a camminare nei marciapiedi stretti, quelli che gli altri chiamano “sbagliati” senza averci mai posato un piede. Lui li conosceva a memoria. Espedienti, droghe e una faccia poco raccomandabile con tante rughe e buche come una vecchia strada di campagna, appiccicata sue due occhi furbi e sinceri, illuminanti, lo stavano portando diritto verso l’inferno senza la possibilità di dare voce a quelle fiamme che gli ardevano dentro da sempre. Inizia tardi la sua carriera ma A Crack In Time è uno starter che pochi possono vantare. Un grazie all’etichetta francese New Rose che ci ha creduto, alla Francia che lo ha accolto, alla sua caparbietà, Calvin Russell nel suo debutto lo dice subito: “è dura sopravvivere”. Finalmente qualcuno a cui credere ciecamente. Canzoni con un sax a disegnare traiettorie poco convenzionali (‘A Crack In Time’), ballate che strappano il cuore (‘My Way’), tirate elettriche (‘Living At The End Of A Gun’), canzoni che lo mettono a nudo (‘Behind The 8 Ball’), sentiti omaggi a chi reputa un buon compagno di viaggio e di vita, ‘Nothin’ di Townes Van Zandt, uno che lo incoraggiò da subito. Polvere che non teme di oltrepassare i confini. Da qui in avanti, Russell recupera il tempo perso con tanti dischi (capolavori come Sounds From The Fourth World e Soldier, e di mestiere ma sempre coerenti) e quattro mogli, fino alla morte avvenuta il 3 Aprile 2011. Calvin Russell nacque il primo Novembre del 1948 (nel suo ultimo disco Dawg Eat Dawg’ uscito nel 2009 si autodedicò una bellissima ‘Halloween’) oggi ne avrebbe 70 di anni. Suo padre era un cuoco da fast food, sua madre la cameriera allo Sho’nuff Café di Austin, lui un affamato di vita. Sfortunato ma vero come pochi.




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