lunedì 7 gennaio 2013

RECENSIONE: THE LEE BOYS( Testify )

THE LEE BOYS  Testify  (Evil Teen Records, 2012)

Accogliente la famiglia Lee. Calorosa la musica dei The Lee Boys.Come potrebbe non esserlo una famiglia nata e cresciuta a Miami in Florida da un padre pastore della chiesa House Of God  e musicista che ha cresciuto i propri figli a pane, musica e fede in Dio? I tre ragazzoni Lee: Alvin alla chitarra, Derrick e Keith alle voci sono cresciuti, anche molto vista la stazza, con il Gospel ed il Blues e ad oggi sono tra i più credibili esponenti della "Sacred Steel Music", genere musicale nato negli anni '30 che partendo dalle radici Gospel si espande in territori blues, jazz, country, funky e che, naturalmente, ha come fulcro centrale del suono le chitarre pedal steel, qui, ben suonate da Roosevelt Collier.
"Quando abbiamo iniziato non pensavamo che saremmo stati in giro per il mondo. Ancora oggi lo facciamo per amore della musica e seguendo il nostro sogno, che è quello di toccare le persone con la nostra musica" dice Alvin Lee.
I Lee Boys sono una jam band, che percorre in lungo ed in largo gli States, portando in giro il messaggio dei loro testi spiritual ma soprattutto il calore, davvero ospitale, della loro mistura musicale ben sostenuta da una solida sezione ritmica di stampo rock (Alvin Cordy Jr al basso e Earl Walker alla batteria) sui cui si stagliano le splendide voci e le armonie vocali dei tanti ospiti tra cui spicca il nome di Warren Haynes (Gov't Mule, Allman Brothers Band), voce  ma soprattutto chitarra preziosissima ed ispirata nel traditional soul I'm Not Tired e solo chitarra nel trascinante funk di Praise You, nonchè titolare dell'etichetta Evil Teen per la quale esce questo terzo lavoro dei The Lee Boys, il primo fu It Is No Secret (2002), il secondo Say Yes (2005).
11 canzoni tra cui 4 traditionals riarrangiati che  hanno il potere di trasmettere la loro sincera ispirazione religiosa e la strabordante varietà stilistica delle loro canzoni che si rifanno alla fluida libertà compositiva dei grandi gruppi dei '70 come Doobie Brothers e Allman Brothers Band iniettando forti dosi di funky: la positività di canzoni come l'iniziale Smile, la trascinante forza di Going To Glory guidata dal pulsante basso in grado di smuovere anima e corpo, i fiati dell'ipnotico groove che avvolge So Much To live For, il caldo e corposo amalgama sonoro rock/funk di Testify con la imbizzarrita chitarra ospite di Jimmy Herring (Widespread Panic), il soul/jazz di Sinnerman, il lento incedere R&B/Soul del traditional Wade In The Water lasciata alla voce della cantante gospel Gia Wyre, il trascinante country/gospel elettrico che anima la seconda parte di We Need To Hear From You.
The Lee Boys sono una collaudatissima macchina da groove che ha già attirato l'attenzione di molti grandi della musica USA e Testify è un disco con la rara dote e pregevole forza di scaldare il cuore.




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