martedì 19 novembre 2024

RECENSIONE: WARREN HAYNES (Million Voices Whisper)

WARREN HAYNES
  Million Voices Whisper (Fantasy Records, 2024) 





l'uomo perfetto


Già solo l'occasione di sentire Warren Haynes e Derek Trucks collaborare e suonare insieme dopo tanti anni rende il quarto album solista di Haynes motivo di interesse. Succede in tre canzoni: l'apertura 'These Changes', in 'Real, Real Love' e nei nove minuti conclusivi 'Hall Of Future Saints' un omaggio ai grandi della musica con i quali è cresciuto con tanto di nomi e cognomi nel testo (ecco sfilare B.B King, Jimi Hendrix, Albert King, Elmore James, Miles Davis, John Coltrane...). 
"Poiché avevo scritto diverse canzoni che non sembravano canzoni dei Gov't Mule ma che sembravano tutte funzionare insieme, ciò indicava che era giunto il momento di fare un disco solista. Inoltre, non facevo un disco solista da nove anni. Di solito riesco a capire subito se qualcosa suona come una canzone dei Gov't Mule, o una canzone per un disco solista, o nessuna delle due" ha raccontato recentemente a Glide Magazine.
E proprio 'Real, Real Love' rischia di diventare una della canzoni con più DNA della Allman Brothers Band di questi ultimi anni visto che porta anche la firma del compianto Gregg Allman. "Gregg ha iniziato a scrivere la canzone 'Real, Real Love'. La canzone risale a parecchio tempo fa. Mi aveva mostrato il testo incompleto, ma non aveva scritto la musica. Quindi, ho preso il testo incompleto e l'ho finito. Poi, ho aggiunto musica e melodia, ho chiamato Derek Trucks al telefono e gli ho chiesto se gli sarebbe piaciuto essere coinvolto nella registrazione". Ecco servita sul piatto una delle migliori canzoni di un disco al quale la parola "eccelso" non è affatto sprecata. 
Million Voices Whisper è un disco con testi carichi di speranza per il futuro e che musicalmente sembra abbandonare il rock blues a favore di un soul marchiato Muscle Shoals che tocca territori cari a Van Morrison in 'Go Down Swinging' e 'From Here On Out' con tanto di fiati, vie funky in canzoni come 'Terrified' (con Stevie Wonder nel cuore) e la più leggera e spassosa 'Lies Lies/Monkey Dance/Lies Lies', le strade notturne del R&B in 'You Ain't Above Me' con i battiti dell'Hammond a fare luce. 
Ad accompagnarlo la band formata da Kevin Scott, solidissimo bassista visto recentemente negli ultimi Gov't Mule, il batterista Terence Higgins, il tastierista John Medeski che spesso e volentieri si prende la scena e da altri due ospiti come Lukas Nelson e Jamey Johnson in 'Day Of Reckoning', la traccia più classic rock dell'album. Traccia ripresa anche nella versione deluxe intrecciata con 'Find The Coast Of Freedom' di CS&N e che contiene altre tre composizioni tra cui la solida e rockeggiante 'Baby' s On The Move' per gli orfani dei Gov't Mule.
La naturale superiorità di Warren Hayes non aveva certamente bisogno di ulteriori conferme, uno degli ultimi grandi chitarristi in grado di fare con estrema semplicità ciò che altri suderebbero le proverbiali sette camicie per arrivarci: voce calda e sempre sul pezzo, composizioni di classe cristallina e chitarra sempre ispiratissima nelle undici canzoni che mediamente superano i sei minuti dove piazza assoli e sconfina sovente nelle jam risultando sempre sontuoso, brillante e mai banale. E per completare il cerchio Allman Brothers Band iniziato con la composizione di 'Real, Real Love', l'intero disco è dedicato a un altro pezzo importante della leggenda che se n'è andato quest'anno: Dickey Betts. Per ora è ancora tutto in buone mani. E che mani!




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