domenica 21 agosto 2011

RECENSIONE: DAVIDE VAN DE SFROOS Live@FESTIVAL CONTRO,Castagnole Delle Lanze(ASTI), 20 Agosto 2011


Castagnole Delle Lanze si erge strategicamente e democraticamente, esattamente in mezzo tra le Langhe e il Monferrato, terre piemontesi di vino(Barbera, Dolcetto,Moscato, Barolo, Nebbiolo), traendone estremo beneficio per quanto riguarda la produzione del prezioso frutto della vite e paesaggisticamente parlando, offrendo un balcone privilegiato sul cuore del Piemonte.
Quando sei immerso in questi luoghi, tra le pittoresche valli, non puoi uscirne senza macchiarti l'abito e il cervello ("quando bacco trionfa il pensier fugge") con il rosso e bianco nettare. Davide Van De Sfroos e la sua band non si sono sottratti alla benedizione in giornata e stasera, complici i fumi dell'alcol e il caldo di una afosa giornata di Agosto hanno offerto uno spettacolo divertente e festoso(alcune canzoni ne hanno beneficiato: l'esecuzione della ciondolante Setembra è venuta meglio del solito, ovviamente ), confermando quanto il cantautore di Mezzegra riesca a dare il meglio di sè, quando il contorno riesce ad offrire nuovi spunti per le sue canzoni e le sue storie, lasciando che l'improvvisazione abbia la sua parte nello spettacolo e i divertenti monologhi diventano anche strategici per tirare il fiato.
Il Tour estivo di "Yanez" tocca il Festival Contro, festival della canzone d'impegno, nato per ricordare Augusto Daolio e Dante Pergreffi, membri dei Nomadi scomparsi troppo presto nel 1992 e che vede tra gli organizzatori proprio Beppe Carletti, fondatore e tastierista storico del gruppo emiliano.

La piazza San Bartolomeo di Castagnole si trova nella parte bassa del paese e si riempie molto lentamente, complice il caldo della giornata che ha depositato la sua lenta stanchezza nelle ore serali di un sabato, anticipatore degli imminenti rientri estivi.
Per chi segue Van De Sfroos da anni, impossibile non notare quanto il suo pubblico, dopo l'apparizione al Festival di Sanremo, si sia in parte diversificato, inglobando nuove categorie di persone che lo hanno scoperto dopo la kermesse ligure ma questo non è un male, anzi. Lui, invece, è rimasto lo stesso e questo tour estivo è l'ennesima conferma di quanto sia grande la sua abilità nel costruire sempre spettacoli diversi e nel dare ogni volta, ad ogni tour, arrangiamenti alle canzoni sempre nuovi e fantasiosi. In questo tour, la novità più rilevante si chiama Roberta Carrieri, un'artista che da anni lavora nel sottobosco(meritando sicuramente più esposizione), ponendosi in mezzo tra la musicista e la performer teatrale(bella e sensuale l'idea delle due mele rosse durante la vecchia reggaeggiante e "piccante" La poma). Già vista negli ultimi Fiamma Fiumana, Roberta Carrieri con un disco solista all'attivo( "Dico a tutti così"del 2009) stasera riesce a rubare un pò di scena a Van De Sfroos o per lo meno a catalizzare gli sguardi dei maschietti
presenti in modo molto malizioso ed elegante ma soprattutto grazie ad una strabordante personalità e alla sua bella e particolare voce che potete ascoltare anche su Dove non basta il mare, canzone contenuta nell'ultimo "Yanez" e suonata anche stasera.
A parte le nuove canzoni estratte dall'ultimo album "Yanez"(i mariachi del lago di Como El Carnevaal de Schignan e Yanez, la nostalgica La machina del ziu Toni e le due già citate), è il momento di tirare fuori quei vecchi cavalli di battaglia che hanno permesso a Van De Sfroos di arrivare dove è ora. Kapitan Kurlash, il blues di Trenu Trenu, la poetica di ...e sem partii, da "...e sem partii"(2001 ) sono particolarmente gradite ai vecchi fans e suonate con una band ormai collaudata con la chitarra"blues" del buon Maurizio Gnola, l'inseparabile violino del fido Angapiemage Galiano Persico, la fisarmonica, le tastiere e la tromba di un allegro e burlone Davide Brambilla e la sezione ritmica formata da Marcello"bread" Schena alla batteria e Paolo Legramandi al basso.
L'apertura affidata a Lo sciamano, La ballata del cimino da "Pica!"(2008), il sempre divertente, danzereccio e veloce country di Nona Lucia da "Akuaduulza"(2005 ) e le vecchie Pulenta e galena fregia, Ninna nanna del contrabbandiere arrivano prima del gran finale ma soprattutto prima che il vino, altro gran protagonista del concerto non irrompa ancora sul palco, anche se in compagnia di "pessimi" ma necessari integratori salini.
Van De sfroos viene premiato con una targa alla carriera dagli organizzatori del festival e tra i regali riceve l'attestato di adozione di un filare di viti, iniziativa del comune(http://www.lanze.it/adotta-un-filare )che non manca di essere spunto per un divertente monologo su cosa gastronomicamente parlando potrebbero dare in affidamento in Germania(wurstel e boccali di birra?).
Il premio alla carriera diventa subito premio alla "curiera" e il finale è tutto per La Curiera e La balera , suonate , in modo molto più blando e lento del solito, evidentemente il vino stasera voleva essere protagonista assoluto.
In una atmosfera ideale per Van De Sfroos, questo è il suo suo lato estivo e bonaccione che si contrappone a quello più serioso e cantautorale da teatro e club, il concerto si chiude con gli inchini dei musicisti sotto le note di (Ghost) Riders in the sky di Johnny Cash.
" ‘Na bôna ‘mberiacura tre dì a dura "
















http://enzocurelli.blogspot.com/2011/03/recensione-davide-van-de-sfroos-yanez.html

http://www.impattosonoro.it/2010/05/26/reportage/davide-van-de-sfroos-koko-club-castelletto-cervobi-7-maggio-2010/

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