lunedì 7 gennaio 2013

RECENSIONE: THE LEE BOYS( Testify )

THE LEE BOYS  Testify  (Evil Teen Records, 2012)

Accogliente la famiglia Lee. Calorosa la musica dei The Lee Boys.Come potrebbe non esserlo una famiglia nata e cresciuta a Miami in Florida da un padre pastore della chiesa House Of God  e musicista che ha cresciuto i propri figli a pane, musica e fede in Dio? I tre ragazzoni Lee: Alvin alla chitarra, Derrick e Keith alle voci sono cresciuti, anche molto vista la stazza, con il Gospel ed il Blues e ad oggi sono tra i più credibili esponenti della "Sacred Steel Music", genere musicale nato negli anni '30 che partendo dalle radici Gospel si espande in territori blues, jazz, country, funky e che, naturalmente, ha come fulcro centrale del suono le chitarre pedal steel, qui, ben suonate da Roosevelt Collier.
"Quando abbiamo iniziato non pensavamo che saremmo stati in giro per il mondo. Ancora oggi lo facciamo per amore della musica e seguendo il nostro sogno, che è quello di toccare le persone con la nostra musica" dice Alvin Lee.
I Lee Boys sono una jam band, che percorre in lungo ed in largo gli States, portando in giro il messaggio dei loro testi spiritual ma soprattutto il calore, davvero ospitale, della loro mistura musicale ben sostenuta da una solida sezione ritmica di stampo rock (Alvin Cordy Jr al basso e Earl Walker alla batteria) sui cui si stagliano le splendide voci e le armonie vocali dei tanti ospiti tra cui spicca il nome di Warren Haynes (Gov't Mule, Allman Brothers Band), voce  ma soprattutto chitarra preziosissima ed ispirata nel traditional soul I'm Not Tired e solo chitarra nel trascinante funk di Praise You, nonchè titolare dell'etichetta Evil Teen per la quale esce questo terzo lavoro dei The Lee Boys, il primo fu It Is No Secret (2002), il secondo Say Yes (2005).
11 canzoni tra cui 4 traditionals riarrangiati che  hanno il potere di trasmettere la loro sincera ispirazione religiosa e la strabordante varietà stilistica delle loro canzoni che si rifanno alla fluida libertà compositiva dei grandi gruppi dei '70 come Doobie Brothers e Allman Brothers Band iniettando forti dosi di funky: la positività di canzoni come l'iniziale Smile, la trascinante forza di Going To Glory guidata dal pulsante basso in grado di smuovere anima e corpo, i fiati dell'ipnotico groove che avvolge So Much To live For, il caldo e corposo amalgama sonoro rock/funk di Testify con la imbizzarrita chitarra ospite di Jimmy Herring (Widespread Panic), il soul/jazz di Sinnerman, il lento incedere R&B/Soul del traditional Wade In The Water lasciata alla voce della cantante gospel Gia Wyre, il trascinante country/gospel elettrico che anima la seconda parte di We Need To Hear From You.
The Lee Boys sono una collaudatissima macchina da groove che ha già attirato l'attenzione di molti grandi della musica USA e Testify è un disco con la rara dote e pregevole forza di scaldare il cuore.




giovedì 3 gennaio 2013

RECENSIONE: DROPKICK MURPHYS( Signed And Sealed In Blood )

DROPKICK MURPHYS  Signed And Sealed In Blood ( Born And Bred Records, 2013)

Il precedente Going Out In Style (2011), fu un grande sforzo compositivo. Un concept album che segnava una nuova maturità, acquisita dopo anni di duro lavoro ed un avvicinamento sempre maggiore verso il mainstream rock ed il folk, battezzato dalla bella presenza dell'amico Bruce Springsteen nel traditional Peg O' My Heart. Il "ragazzo" del New Jersey è un esempio da seguire dichiarato dai bostoniani: non è un caso che una loro versione di Badlands compaia nella recente compilation Respect Your Roots Worldwide.
Signed And Sealed In Blood, loro ottavo disco e prodotto da Ted Hutt, in qualche modo continua la lunga strada intrapresa dal gruppo di Boston, quella dove, apparentemente, e sottolineo apparentemente, lo street/punk sembra fare da contorno al folk e non più viceversa come succedeva nel passato, aumentando anche l'altezza dell'asticella del divertimento, tenuto forzatamente a freno in Going out In Style, ma ora lasciato libero di far danni. Il disco perfetto per la sbronza perfetta. Un buon anticipo ci è stato dato sotto le feste natalizie con il singolo The Season’s Upon Us, la loro "atipica" e disordinata canzone di Natale, ritratto delle feste catturato dall'occhio di una sgangherata famiglia e da chi, in tempi di ristrettezze economiche, non ha proprio nulla da festeggiare. I Dropkick Murphys sono pronti ad arrivare ad ogni tipo di pubblico senza snaturare la loro attitudine, anzi. Lo si capisce da subito, ascoltando la consueta chiamata alle armi dell'iniziale e dura The Boys Are Back, una chitarra acustica, una cornamusa (Scruffy Wallace) e un coro che diventa vero anthem sotto la guida delle voci di Al Barr e Ken Casey"I ragazzi sono tornati e sono alla ricerca di guai", quasi un  omaggio agli irlandesi Thin Lizzy, nel titolo. Poi, il veloce macello che sul palco vivrà la sua esaltazione massima. Così come la schegge punk  sparate in Burn, con un banjo indemoniato ed un intermezzo da ballo alcolico e sfrenato dentro al pub sottocasa, o ancora in The Battle Rages On e My Hero.
Un disco ben bilanciato dove l'irish folk e il punk rock si alternano in modo assolutamente democratico. Il loro "duro" mondo proletario è lo stesso di sempre, di quando iniziarono nel 1995 e cantato sempre alla loro inconfondibile maniera: Sing Loud, Sing Proud, come titolarono il loro disco (forse) più riuscito di sempre, quello uscito nel 2000 e che aveva l'altro idolo Shane MacGowan come ospite, e assai lontano dagli estremismi politici e conseguenti scontri che hanno caratterizzato una delle loro ultime tappe italiane a Roma nel Giugno scorso. Cose lontane dalla loro filosofia e condannate senza mezzi termini, dall'alto della loro fede apolitica sempre dichiarata.
Rose Tatoo è la canzone chiave del disco, da dove è estrapolata la frase a titolo dell'album: "This one means the most to me/Stays here for eternity/A ship that always stays the course/An anchor for my every choice/A rose that shines down from above/I signed and sealed these words in blood/I heard them once, sung in a song/It played again and we sang along..."
Puro Irish folk che stringe il cuore e allarga la gola, con la presenza di Country Winston Marshall dei Mumford And Sons al banjo. Un atto di fede verso i propri fan:  tatuaggi indelebili a marchiare la fede e la gratitudine reciproca, ben visibile e immortalata nel booklet.
Il resto? Tanta varietà, divertimento e libertà compositiva: Jimmy Collin's Wake è ballata country/folk, Don't Tear Us Apart e Out On The Town hanno il passo "clashiano", Prisoner's Song si perde tra i cori oi! e la saltellante fisarmonica che conduce le danze, Out Of Our Heads, la traduzione perfetta del loro crossover.
End Of The Night, infine, è la conclusione ideale del disco e di una serata passata con i bicchieri carichi di Guinesss a festeggiare prima dell'ennesimo ritorno (solitario) verso casa in tarda notte. Una ballata '50 dal sapore malinconico che è solo un arrivederci e preludio ad un altro fine settimana che non tarderà ad arrivare, anche questa volta. Un inizio anno col botto! La festa proseguirà il 6 febbraio 2013 all'Alcatraz di Milano per la loro unica data italiana.

venerdì 28 dicembre 2012

LA MIA PLAYLIST: TOP 20 CLASSIC ROCK 2012


1-MARK LANEGAN BAND-Blues Funeral
Dall'anonimo e profondo nero pece di Bubblegum sono spuntati colorati fiori. Quasi il precedente disco, uscito otto anni fa, rappresentasse il fondo del quadro su cui Lanegan ha cucito la sua nuova opera...Lanegan è sempre e ancora in piedi, scruta svogliatamente quello che gli sta intorno e quando ne sente la necessità fa uscire le sue amare impressioni.Quelle magnolie non sono messe lì a caso. Dodici canzoni che continuano ad essere quelle nate nei meandri più oscuri, fangosi e malati della vita. L'ascolto di Blues Funeral lascia trasparire, però, un velato e beffardo ottimismo...My Track: "Gray Goes Black"



2-BOB DYLAN-Tempest
...Quante volte lo si è dato per morto-sempre in senso artistico, anche se non mancano episodi più terreni o da leggenda-, e quante volte ha dimostrato di essere più vivo che mai? Difficile rispondere. Perché il suo libro è ancora fascinosamente e misteriosamente aperto e oggi, lui è "molto" vivo...My Track: "Scarlet Town"


3-THE WHITE BUFFALO-Once Upon A Time In The West Una delle sorprese più fresche ed accattivanti di quest'anno arriva da un personaggio che titola il suo secondo disco, poco originalmente: c'era una volta nel west...My Track: "Hold The Line"  


4-CHRIS ROBINSON BROTHERHOOD- Big Moon Ritual -The Magic Door
Se il precedente  Big Moon Ritual viaggiava alto da terra, lungo lo spazio siderale e psichedelico, muovendo la verde erba dei campi sottostanti con la forza dei venti, questo secondo capitolo si sporca anche di terra e polvere...My Track: "Rosalee"


5-BETH ORTON-Sugaring Season
Se non vi eravate ancora innamorati di lei, questo è il momento. La maternità l'ha tenuta lontana dalla musica per sei lunghi anni. Il suo ritorno è pura grazia folk...My Track: "Something More Beautiful"

6-LEONARD COHEN-Old Ideas
Un nuovo disco per confermare che le "vecchie idee" di questo poeta gentiluomo sono sempre le migliori, sempre fascinose, intime, calde, sagge e intriganti...My Track: "Darkness"

7-PATTI SMITH-Banga
Un disco uscito solo dopo aver raccolto le storie, le emozioni, gli omaggi, le citazioni storiche e moderne necessarie a riempire più di sessanta minuti di musica. Patti Smith ha i suoi tempi. La musica è solo una parte della sua arte...My Track: "April Fool"


8-DR.JOHN-Locked Down
Locked Down prodotto da Dan Aurbach (The Black Keys) ha il grande pregio di riportare il vecchio Dr. John nei posti alti della musica che conta...My Track: "Revolution"

9-MARK KNOPFLER-Privateering
Qui c’è veramente tutto il suo universo di "britannico che sogna l'America", più volte avvicinata, dal progetto The Notting Hillbillies fino al disco country con Emmylou Harris...My Track: "Radio City Serenade" 


10-CORY CHISEL and the WANDERING SONS-Old Believers
Cory Chisel ha il tocco antico del vecchio cantautore artigiano. Di chi sente la necessità di comunicare attraverso le liriche delle sue canzoni, di trasmettere sensazioni, di dare speranza senza alzare troppo la voce e i volumi...My Track: "Foxgloves"


11-JAKE BUGG-Jake Bugg
Jake Bugg è nato nella operosa ed operaia Nottingham, ma potrebbe benissimo essere uscito da qualche Coffee House di Minneapolis, gli stessi frequentati dal giovane Bob Dylan... My Track: "Two Fingers"

Non c'è nulla da fare. Ci sono incontri che sono frutto del destino, scritti per durare nel tempo, più forti dei lutti, delle sbandate artistiche, delle enfatuazioni passeggere, della vita stessa. Quello tra Neil Young e i Crazy Horse è uno di questi...My Track: "Ramada Inn"

13-ALEJANDRO ESCOVEDO-Big Station
 Allo spiazzante ascolto iniziale si sostituiscono tutte le sfumature che Escovedo riesce a dare alle sue canzoni, forte di una scrittura mai così attenta, piena, ricercata e avventurosa...My Track:"Sally Was A Cop"

14-GIANT GIANT SAND-Tucson
Tucson-A country rock opera è quanto di più ambizioso Gelb abbia inseguito e creato in carriera. Allo stesso tempo i 70 minuti e le 19 canzoni che lo compongono sono anche le cose più orecchiabili, dirette e facili pervenute fino ad ora dalla sua scrittura...My Track: "Caranito"

15-IAN HUNTER-When I'm President
Rinfrancato dal cambiamento della situazione politica, il buon vecchio Hunter si ributta nel rock'n'roll e lo fa con immutato spirito giovanile e battagliero che camuffano la sua vera età...My Track: "Fatally Flawed"

16-BHI BHIMAN-Bhiman
Leggendo la sua biografia, l'unica cosa che rimane impressa è il suo paese d' origine: lo Sri Lanka. Concepito da genitori asiatici, Bhiman nasce e cresce negli Stati Uniti a St. Louis...My Track: " Ballerina"

17-SHEARWATER-Animal Joy
La voce evocativa di Meiburg continua a rimanere il fulcro riconoscibile del progetto, ma tutto intorno crescono velenosi artigli che grattano le chitarre e i synth anni ottanta...My Track: "Dread Sovereign"

18-LE BAINS III & THE GLORY FIRES-There is a Bomb in the Gilead
I ragazzi provenienti da Birningham-Alabama, in soli trentotto minuti sono in grado di attraversare tutte le strade del rock americano, ora accelerando, ora passeggiando in tutta rilassatezza...My Track: "The Red, Red Dirt Of Home"

19-JIMMY CLIFF-Rebirth
...Proprio alla produzione di Armstrong si deve questa rinascita di Cliff. Seguendo il canovaccio della parte più giamaicana dei suoi Rancid...My Track: "Bang"

20-RYAN BINGHAM-Tomorrowland
Un disco modernamente rock che pecca solo nella eccessiva lunghezza(62 minuti per 13 canzoni), che potrebbe fargli perdere per strada vecchi fans, ma che conferma Bingham come una delle più interessanti proposte musicali uscite nell'ultimo decennio...My Track: "Flower Bomb"


...ma anche tanti altri...
22-XAVIER RUDD-Spirit Bird
23-HACIENDA-Shakedown
24-GLEN HANSARD-Rhythm And Repose
25-JOHN HIATT-Mystic Pinball
26-MICHAEL McDERMOTT-Hit Me Back
27-PAUL WELLER-Sonik Kicks
28-BRUCE SPRINGSTEEN-Wrecking Ball
29-MICHAEL KIWANUKA-Home Again
30-CORY BRANAN-Mutt
31-JACK WHITE-Blunderbuss
32-FIRST AID KIT-The Lion's Roar
33-THE REVEREND PEYTON'S BIG DAMN BAND-Between The Ditches
34-WILLIE NELSON-Heroes
35-SOULSAVERS-The Light The Dead See
36-DAVE ARCARI-Nobody's Fool
37-OLD CROW MEDICINE SHOW-Carry Me Back
38-GRAHAM PARKER & THE RUMOUR-Three Chords Good
39-RAY WYLIE HUBBARD-The Grifter's Hymnal
40-MUMFORD AND SONS-Babel
41-TOM JONES-Spirit In The Room
42-THE PROCLAIMERS-Like Comedy
43-THE CHIEFTAINS-Voice Of Ages
44-LUCERO-Women & Work
45-THE GASLIGHT ANTHEM-Handwritten
46-RY COODER-Election Special
47-MARTY STUART & HIS FABULOUS SUPERLATIVES-Nashville, Volume 1
48-BLUES TRAVELER-Suzie Cracks The whip
49-WE ARE AGUSTINES-Rise Ye Sunken Ships
50-ANI DI FRANCO-Which Side Are You On?

vedi anche LA MIA PLAYLIST: TOP 10 DISCHI HARD/HEAVY 2012

vedi anche LA MIA PLAYLIST: TOP 10 DISCHI ITALIANI 2012

lunedì 24 dicembre 2012

LA MIA PLAYLIST: TOP 10 DISCHI ITALIANI 2012


1-ENZO AVITABILE- Black Tarantella
Il giusto coronamento ad una carriera impeccabile sotto il profilo della ricerca musicale arriva con Black Tarantella, un disco dove undici grandi musicisti di livello mondiale dialogano con il cantautore/polistrumentista napoletano Enzo Avitabile, dando voce alla forte comunicatività che l'artista ha sempre portato avanti durante la sua carriera, guadagnandosi quel rispetto internazionale che qui in Italia è ancora di nicchia ( che gran peccato). Il nome di David Crosby potrebbe bastare per tutti...canzone: "Nun è Giusto"


 

2-EDDA-Odio I Vivi
 A Edda creare corazze non serve più. Ora, ha una schiera di soldati in armatura che lo hanno adottato o meglio che non l'hanno mai abbandonato, pronti a difenderlo...canzone: "Omino Nero"

 
 3-FRANCESCO DE GREGORI- Sulla Strada
Il viaggio, oltre che musicale come sempre (dal rock al country, dal blues allo swing, dal rebetiko alle atmosfere latineggianti), è un excurcus nella memoria storica. Anche questo è viaggiare...canzone: "Passo d'Uomo"

4-CHEAP WINE- Based On Lies
Un limbo.La sottile linea di spazio vuoto che divide il baratro nero degli inferi dalla luce bianca della felicità. E' il territorio desolato in cui si muovono i protagonisti di Based On Lies, ultimo disco dei pesaresi Cheap Wine...canzone: "The Vampire"

 
5-FRANCESCO PIU- Ma Moo-Tones
...ma-moo tones sa omaggiare devotamente il passato quanto calarsi nel presente grazie alla complicità ed immediatezza del più classico blues-trio...canzone: "Blind Track"
 

6-CIRCO FANTASMA- Playing With The Ghost
E' un grande piacere e orgogliosamente patriottico constatare che sia un gruppo italiano a ricordare la figura di un personaggio come il londinese Nikki Sudden a sei anni dalla morte...canzone: "The Road Of Broken Dreams"

 
7-LUCA GEMMA-Supernaturale
Luca Gemma fa uscire il suo quarto album solista,continuando a dimostrare una freschezza di scrittura invidiabile sospesa, così com'è, tra pop, rock e folk. Animo vagabondo, Luca Gemma trasporta in musica il suo ricco bagaglio di esperienze di vita e musicali...canzone: "Il Cielo   Sopra Di te"


8-VERONICA SBERGIA & MAX DE BERNARDI-Old Stories For Modern Times
Questo disco possiede quel fascino che solo quei dischi impolverati e malandati custodiscono sotto ai fastidiosi fruscii e alla puntina che salta proprio lì, dove sai già che salterà...canzone: "The Last Kind Words"

 
9-LOWLANDS- Beyond-Better World Coming (Lowlands & Friends Play Woody)
"Hail Hail Rock'n'Roll" è l'inno che esce dalla seconda traccia Hail Hail. Una dichiarazione forte e che lascia pochi dubbi sul carattere battagliero e ruspante che Beyond, terzo disco ufficiale dei pavesi Lowlands...canzone: "Lovers And Thieves"

 
10-LILITH AND THE SINNERSAINTS- A Kind Of Blues
Lilith è una delle migliori “signore” del rock italiano. Unica, fascino ammaliatore, misteriosa e voce profonda da incantatrice. Capace di reinterpretare la grande storia del rock con tutte le sue sfumature in modo personale ed originale...canzone: "Mr.Know It All"

 
11-AFTERHOURS- Padania
12-MIAMI & THE GROOVERS- Good Things
13-IL PAN DEL DIAVOLO- Piombo Polvere e Carbone
14-MATT WALDON-Oktober
15-XABIER IRIONDO-Irrintzi
16-FEDERICO BRUNO- A Gentleman Loser
17-VINICIO CAPOSSELA-Rebetiko
19-NASHVILLE & BACKBONES-Haul In The Nets
20-ARCANE OF SOULS-Vivo e Vegeto
21-IL TEATRO DEGLI ORRORI- Il Mondo Nuovo
22-CISCO- Fuori i Secondi
23-RUSTED PEARLS & THE FANCY FREE-Roadsigns
24-ME PEK E BARBA-La Scatola Magica
25-FRANCO BATTIATO-Apriti Sesamo


vedi anche LA MIA PLAYLIST: TOP 10 DISCHI HARD/HEAVY 2012

vedi anche LA MIA PLAYLIST: TOP 20 CLASSIC ROCK 2012



giovedì 20 dicembre 2012

RECENSIONE: MARK LANEGAN (Dark Mark Does Christmas 2012)


MARK LANEGAN  Dark Mark Does Christmas 2012 (EP, autoproduzione)

"Quando gli altri si divertono io preferisco soffrire, da solo, in silenzio, a muso lungo per rovinarti la festa/Non sopporto il Capodanno non mi piace il Carnevale sono triste per Natale" . Cantava così Freak Antoni con i suoi Skiantos qualche anno fa, rispecchiando gli umori di molti di noi con l'avvicinarsi delle feste.
Mark Lanegan che già aveva aperto l'anno con lo splendido Blues Funeral (tra i migliori dischi dell'anno), lo finisce anche, con il "classico" disco natalizio che per una volta, fortunatamente, tanto classico non è. Me lo immagino: di nero vestito con il bicchierino di whiskey nella mano, la bocca storta a raffigurare un mezzo sorriso finto compiacente, con le colorate luci ad intermittenza di un alberello spoglio ad illuminarne solo di striscio la sua grande sagoma adagiata sullo sgabello, laggiù nell'angolo della stanza. In silenzio, a muso lungo per rovinare la festa, proprio come la canzone degli Skiantos. 
La tradizione dei dischi natalizi che in America è diventata da piacevole ricorrenza (i dischi natalizi di Elvis Presley e Bing Crosby avevano tutto un loro sapore) a triste consuetudine che cade spesso in inutile e melensa melassa che cola giù, appiccicosa, dagli scaffali del reparto musica nel supermarket sottocasa, vedi il recente duetto tra Rod Stewart e "l'illustre defunta". Tradizione che ha contagiato un po' tutti, non ultimo Bob Dylan che comunque riuscì a cavarsela alla grande con il dignitosissimo Christmas In The Heart (2009); anche il nostro mercato discografico ne è stato infettato, l'ultimo in ordine cronologico mi pare sia Claudio Baglioni.
Il disco di Lanegan che troverete, è bene ribadirlo e sottolinearlo, solamente in vendita ai suoi concerti (almeno per ora), rispecchia in tutto l'animo dell'autore. Solo quindici minuti nati un po' per gioco, un poco per scommessa e registrato, sembra, in una sola notte, quella sì realmente buia e tempestosa. Lasciate che quell'uomo silenzioso seduto in fondo alla stanza si impossessi mestamente della scena, che si cimenti al profondo canto, accompagnato solamente dalle chitarre acustiche o da un banjo come nel canto apocrifo sulla Vergine Maria in The Cherry Tree Carol. Oppure lasciate che la sua voce a cappella  riempia di tenebrosi echi e brividi la camera vuota, con il canto tradizionale della terra d'Albione Coventry Carol basato sul dubbio episodio della terribile Strage Degli Innocenti commissionata da Erode e raccontata nei Vangeli di Matteo. 
Sei canzoni che rifuggono, una volta tanto, dalla banalità natalizia, non ridondanti come può esserlo l'arrivo di Santa Claus al centro commerciale il giorno della vigilia, ma rispecchiando l'umore nero e profondo del suo esecutore. Registrazioni rigorosamente lo-fi e acustiche dall' imprinting Folkie che sembrano essere la continuazione del suo funerale blues piuttosto che l'innalzazione festosa davanti ad una nascita importante come siamo abituati e spesso obbligati a fare-controvoglia- in questi giorni. Le "campane del paradiso" che risuonano nell'altro traditional anglosassone  Down In The Yon Forest guidata dall'ukulele; l'abusato canto natalizio della nascita di O Holy Night che in questa versione spettrale farebbe finalmente la sua bella figura nella Santa Messa di qualunque chiesa del mondo; il viaggio e l'arrivo dei  Magi di We Three Kings, canto scritto da John Henry Hopkins Jr. fino ad arrivare a Burn The Flames di quell'altro animo solitario e disperato di nome Roky Erickson, messa lì alla fine, a stemperare e rappresentare quale sia il vero spirito natalizio che infiamma il cuore sinistro degli animi emarginati.
Anche questo Natale passerà, ma finalmente abbiamo la colonna sonora ideale. L'unica che suona per soli quindici minuti, ma tanto bene anche a festa finita.





lunedì 17 dicembre 2012

LA MIA PLAYLIST: TOP 10 DISCHI HARD/HEAVY 2012


1-KILLING JOKE-MMXII
Tanto tuonò che il fatidico 2012 è iniziato da ben quattro mesi. Jaz Coleman, profeta apocalittico di lunga data, ancora in cerca della location ideale di vita e bunker per ripararsi dall'imminente catastrofe, lontana dal caos frenetico della modernità esasperata ( ora, le cronache, lo danno accasato in Francia ), aspetta sornione gli accadimenti per poter dire: "sono più di trentanni che ve lo stavo dicendo. Vi avevo avvertito in tempo".Intanto fa uscire il quindicesimo album della sua creatura... Il momento tanto atteso sta per arrivare e la colonna sonora ci viene servita su un piatto d'argento dai Killing Joke. Loro ci credono ancora. Voi?


2-RIVAL SONS-Head Down
I ragazzi ci sanno fare veramente e questo Head Down riesce anche a superare tutto ciò che è stato prodotto fino ad ora, in virtù di una maturità acquisita con il sudore del palco...


3-THE JIM JONES REVUE-The Savage Heart
I londinesi Jim Jones Revue da tre dischi ci vendono la giusta dose di grezzo rock'n'roll, suonato e digerito in modo onesto e passionale. Convincente. Guidati dalla selvaggia carica dello schizzato cantante Jim Jones


...con A Brief Crack Of Light danno lezioni su come chitarre pesanti, intelligenza compositiva, testi mai banali e melodia possano viaggiare insieme in perfetto equilibrio...


5-THE CULT-Choice Of Weapon
Se c'è un aggettivo che è possibile associare da sempre ai The Cult quello è: camaleontici. Come la faccia, il look e l'animo di Ian Astbury, sciamano...


6-TESTAMENT-Dark Roots Of Earth
I Testament, in campo thrash metal, poche volte hanno deluso, mantenendo viva una fede devota al genere iniziata nel 1983 nella Bay Area di San Francisco sotto il nome Legacy...


7-HOWLIN RAIN-The Russian Wilds
Sembrano vivere ancora negli settanta. The Russian Wilds è il terzo parto della band di Ethan Miller. Un vortice lungo, ipnotico e avvolgente nel ripercorrere 40 anni di rock tra stoccate hard, psichedelia e perfino latin rock.


8-GRAVEYARD-Lights Out
Un disco suonato da quattro hippies fuori tempo, che pur non inventando nulla, sanno aggiungere quella malinconia e oniricità scandinava alle lezioni del caldo vintage rock che hanno dimostrato di aver assimilato e imparato da primi della classe...

9-JOEY RAMONE-Ya Know?
Ascoltando le canzoni, a sorprendere, ancora una volta, è la totale mancanza di spazio divisorio tra la rockstar e l'essere umano: quella voglia di non crescere...


10-PONTIAK-Echo Ono
...gruppo tra i più interessanti in circolazione, grazie a canzoni più dirette ed immediate rispetto al recente passato ma soprattutto grazie alla grande capacità di riunire sotto lo stesso tetto hard, psichedelia, stoner (poco questa volta) ed una vena folk molto più marcata...


11-OVERKILL-The Electric Age
12-DANKO JONES-Rock And Roll Is Black And Blue
13-EUROPE-Bag Of Bones
14-CORROSION OF CONFORMITY-Corrosion Of Conformity
15-LAMB OF GOD-Resolution
16-BAD BRAINS-Into The Future
17-PRONG-Carved Into Stone
18-KISS-Monster
19-ZZ TOP-La Futura
20-ORANGE GOBLIN-A Eulogy For The Damned
21-THE SWORD-Apocryphon
22-SOUNDGARDEN-King Animal
23-SLASH-Apocalyptic Love
24-ST.VITUS-Lillie: F-65
24-LYNYRD SKYNYRD-Last Of A Dyin'Breed
25-VAN HALEN-A Different Kind Of Truth

vedi anche LA MIA PLAYLIST: TOP 10 DISCHI ITALIANI 2012

vedi anche LA MIA PLAYLIST: TOP 20 CLASSIC ROCK 2012