venerdì 9 dicembre 2022

VOIVOD live@Bloom, Mezzago, 6 Dicembre 2022

 

"Siete leggenda", grida uno dietro di me a fine concerto quando i canadesi a centro palco distribuiscono strette di mano e ringraziamenti a un pubblico caloroso. Sono realmente commossi per l'accoglienza e per come è andata la serata. Lo si capisce dalle loro facce.

Perché i Voivod non frequentino i grandi palazzetti del rock rimane uno dei tanti misteri della musica pesante (e non). Ci sarebbero tante risposte per capire questo mistero ma guardandoli questa sera sul palco, divertirsi come dei ragazzini alle prime armi si capisce tutto, anche che a loro, pur con una carriera lunga quarant'anni piena di attestati di stima da parte di critica e pubblico, interessa solo stare lì davanti  e suonare. La storia e i loro dischi parlano per loro. Non  c'è bisogno d'altro.

E allora mi capita di osservare spesso Michel "Away" Langevin dietro alla sua batteria essenziale e pratica, sorridere in continuazione mentre suona, si diverte ancora una cifra, potrebbe tirarsela come la più celebre delle rockstar e invece puoi incontrarlo dentro ai cessi del Bloom, timido, pacato e riservato. Denis  "Snake" Belanger potrebbe invece essere il compagno di bevute ideale, il mattacchione della compagnia, con la battuta sempre pronta, le mosse da scemo e le smorfie pure, Daniel "Chewy" Mongrain (chitarra) e Dominique "Rocky" Laroche (basso) sono gli uomini affidabili su  cui puoi contare sempre, rispettosi dei ruoli che stanno coprendo e di chi è venuto prima di loro. Denis Piggy D'Amour è stato ricordato, come sempre.


I Voivod hanno sempre avuto uno strano destino, quasi maledetto, che però è sempre stato combattuto, avendone in cambio l'assoluta certezza di essere uno dei gruppi più inimitabili della scena rock. I Voivod hanno avuto il merito artistico di elevare il metal, portarlo in un altra dimensione, a volte troppo avanti ed "intelligenti"per essere capiti ma alla fine dei conti irrangiungibili ed inimitabili.

Hanno elevato il metal, l'hanno complicato così tanto che l'unico modo per presentarlo al pubblico è quello di svestirlo di certi luoghi comuni, di abbandonare certe pose da duri e puri e giocare tutto sulla spontaneità, la generosità e l'umiltà. Ai loro concerti ci si diverte. E poco importa se suonano la vecchissima e tirata Voivod, le nuove canzoni del loro ultimo album Synchro Anarchy (tra i dischi dell'anno come ogni anno che esce un loro disco) o quelle di album epocali come Nothingface, Dimension Atross, Angel Rat o Outer Limits, la loro carriera è sempre stata livellata sull'eccellenza. Non hanno scheletri da nascondere.

Ma poi, chi altri si è impossessato di una canzone dei Pink Floyd ( Astronomy Domine) così bene da farla propria?

Setlist

Experiment

The Unknown Knows

Tribal Convictions

Synchro Anarchy

Iconspiracy

The Prow

Holographic Thinking

Overreaction

Pre-Ignition

Sleeves Off

Astronomy Domine 

Voivod

Fix My Heart




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