martedì 21 giugno 2022

BLACK LABEL SOCIETY live@Alcatraz, Milano, 19 Giugno 2022




Tanti segni della croce come fosse una lunga processione, dito puntato al cielo quando parte l'immancabile 'In This River' al pianoforte dedicata agli sfortunati fratelli Abbott (che si materializzano sul palco con due gigantografie), barba che non taglia da quel di, kilt d'ordinanza, muscoli in evidenza , pose e rituali da vichingo del New Jersey che fanno contenti i telefonini di tutti (ho visto tanti genitori con figli al seguito. Bene!), cambio di chitarra ad ogni canzone, generosità infinita a fine concerto con doni di ogni sorta lanciati al pubblico. Ecco: forse gli asciugamani neri con i quali  Zakk Wylde si asciuga la fronte per poi darli in pasto ai fan potevano essere evitati in periodi ancora così incerti e con il covid ancora lì alla porta. 



Insomma, un rito che i BLS (John "JD" DeServio al basso, Dario Lorina alla chitarra e Jeff Fabb alla  batteria) officiano senza indugi e senza soste dall'inizio alla fine. Come sempre. L'ultimo album Doom Crew Inc., il più Sabbathiano della carriera e tra le loro migliori cose di sempre, viene presentato con tre brani tra cui quella 'Set You Free', attesa da molti, che pare già un classico fin dall'introduzione alla pari di 'Suicide Messiah' e 'Stillborn' che chiudono la serata. E poi quella 'Whole Lotta Sabbath' che invece introduce il concerto, in grado di dare sempre bene e in modo chiaro le coordinate dell'infinito amore che Zakk Wylde nutre per la musica, anche da inguaribile fan romantico.

E nell'estate dei miei concerti "ignoranti" questo raggiunge il podio un po' come fa Zakk quando sale in piedi sul pianoforte e inizia a suonare la chitarra tenendola dietro al collo, a centro palco Lorina gli tiene testa allo stesso modo. Il duello: il clou della tamarraggine rock.



E poi, fatemelo dire: ma quanto sono belli e più vivibili i concerti estivi con 40 gradi esterni quando si svolgono all'interno di un locale perfetto per la musica live come l'Alcatraz di Milano (il suono, il suono è importante, la vista del palco pure). Condizionatori accesi e la guerra tenuta ben fuori, alla faccia delle prediche di Mario Draghi. 






Setlist

Intro: Whole Lotta Sabbath                                        


Bleed for Me

Demise of Sanity

Destroy & Conquer

Heart of Darkness

A Love Unreal

You Made Me Want to Live

The Blessed Hellride

Spoke in the Wheel

In This River

Trampled Down Below

Set You Free

Fire It Up

Suicide Messiah

Stillborn





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