sabato 20 novembre 2021

RECENSIONE: HOWLIN RAIN (The Dharma Wheel)

 

HOWLIN RAIN  The Dharma Wheel (Silver Current Records, 2021)

visionari

Il primo strumento che si sente quando parte 'Prelude' è il violino di Scarlet Rivera, iconica violinista del Bob Dylan che fu dentro a Desire (1976) e a quel fantastico carrozzone denominato Rolling Thunder Revue. Un tour colorato, sgangherato, pieno di comparse ma estremamente eccitante e tentacolare. Proprio come la musica disegnata dalla penna del visionario Ethan Miller, un fromboliere che con questo nuovo album porta la sua ispirazione ai massimi livelli di libertà, estremizzando ancor di più le vedute già ampie del precedente The Alligator Bride. 

Sì, libertà è la parola d'ordine che ha caratterizzato fin dall'inizio la band di San Francisco (The Russian Wilds del 2012, il loro picco) e verrà rispettata anche durante le sole sei tracce che dividono i 52 minuti di flussi musicali dove visioni psichedeliche, la  calda brezza della West Coast music datata seventies, divagazioni prog, ritmi di funky cosmico, lunghe jammate e country si baciano e amoreggiano in un'orgia di suoni dove non è difficile tirare fuori dal cilindro nomi importanti come Grateful Dead, Little Feat, Allman Brothers Band, Doobie Brothers, CSN, Eagles come spunti, fonti di ispirazione e mete d'arrivo. 

Dopo il lungo "preludio" strumentale si parte dallo straniante synth dell'ospite Adam MacDougall (già con Chris Robinson Brotherhood) in 'Don' t Let The Tears', porta principale che conduce nella  personale rappresentazione del loro decennio preferito: i settanta. Le canzoni sono lunghe: 'Under The Wheels' è un lento viaggio di melodia west coast che esplode nel finale, 'Rotoscope' un honky tonk sui generis, 'Annabelle' una ballata dove compare ancora il violino di  Scarlet Rivera, i sedici lunghi minuti di 'Dharma Wheel' si concludono in una sarabanda di feedback e cori gospel. 

"Siamo riusciti a fare un disco che contiene molta gioia: la gioia di suonare musica, la gioia di sperimentare con la musica, la gioia della narrazione e della poesia" racconta Miller, un tipo  sicuro, determinato e visionario.






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