lunedì 6 novembre 2017

NICK CAVE and The BAD SEEDS live@Kioene Arena, Padova, 4 Novembre 2017



appunti
NICK CAVE si confonde tra il suo pubblico, si fa quasi inghiottire: questo il finale del concerto. La sublimazione di una serata condotta come una cerimonia: la camminata messianica nel parterre di pochi attimi prima era solo il preludio, anche se sul momento sembrava l’atto finale e poteva esserlo alla grande. Una scelta avventata, per certi versi pacchiana (forse la presenza in video del soprano in ‘Distant Sky’ lo era di più) che ha spezzato nettamente l’atmosfera del concerto, costruita con meticolosità fino a quel momento: suoni pazzeschi, Bad Seeds perfetti, e il bilanciamento chirurgico tra il rapimento delle ballate, comunque in maggioranza, da velluto rosso pop (‘Into My Arms’) e gli scatti feroci dei pezzi più tirati con un Warren Ellis scalciante e posseduto (‘The Mercy Seat') . Un finale che, bisogna dirlo francamente, poteva essere migliore. Un venite a me, che il giorno dopo però, assume il suo vero significato. Cave aveva due modi per sopravvivere: chiudersi mantenendo le distanze, come suggerito da SKELETON TREES o darsi totalmente più di quanto fatto fino a quel momento, sacrificando pure le due canzoni di congedo ('Stagger Lee, 'Push The Sky Away'), perse completamente in mezzo al caos della bolgia. Farci sentire il suo cuore che fa “boom boom boom” non gli bastava più. Dovevamo mangiarlo. Quel “mi sono letteralmente sentito salvato dal pubblico” ha trovato compimento fisico in quel finale totalizzante, caotico anche se surreale. Ma salvifico.

momenti da ricordare
Il trittico 'From Here To Eternity', 'Tupelo', 'Jubilee Street' rimane il momento più intenso da impacchettare e portarsi a casa come ricordo duraturo.
punto a favore
Nick Cave crede fortemente nei suoi ultimi lavori, soprattutto all'ultimo cupo SKELETON TREE, nato dopo la morte del figlio Arthur, su cui ruota l'intero concerto. Per un artista che potrebbe campare benissimo sul passato è certamente segno di grande vitalità.
momenti da dimenticare
Quella vitalità artistica che sembra avere un calo spaventoso nel finale, quando Cave diventa più cerimoniere per se stesso che cantante e tutto ciò che fino a pochi attimi prima era intenso e ipnotico, diventa caotico e irrazionale. La band scompare letteralmente dietro ai fan chiamati sul palco, la concentrazione svanisce e quelli che dovevano essere i brani finali, l'apoteosi, diventano un indistinguibile marasma. Forse l'esagerazione che ci pone un amletico interrogativo: si apre un nuovo capitolo per Nick Cave?







SETLIST
Anthrocene
Jesus Alone
Magneto
Higgs Boson Blues
From Her to Eternity
Tupelo
Jubilee Street
The Ship Song
Into My Arms
Girl in Amber
I Need You
Red Right Hand
The Mercy Seat
Distant Sky
Skeleton Tree
The Weeping Song
Stagger Lee
Push the Sky Away


1 commento:

  1. E' la prima volta che vedo Nick Cave. musicalmente lo conosco molto poco,la performance è stata grande.

    Mike Lenzi

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