sabato 4 dicembre 2021

RECENSIONE: BLACK LABEL SOCIETY (Doom Crew Inc.)

BLACK LABEL SOCIETY   Doom Crew Inc. (eOne, 2021)


Zakk Bloody Sabbath

Ormai sembra chiaro: la creatura Black Label Society non è più quel masso pesante e monolitico dietro cui Zakk Wylde celava la sua anima più greve e animalesca, fatta di riff heavy e intransigenza sonora, a volte portata allo spasimo. Dentro ai Black Label Society odierni c'è concentrato l'intero universo musicale dell'ex ragazzone del New Jersey che durante l'ultra trentennale carriera aveva sempre cercato di dividere le sue tante sfaccettature musicali in progetti diversi: ricordiamo il southern rock dei Pride And Glory inseguendo gli amati Lynyrd Skynyrd e Allman Brothers (con i quali suonò pure in concerto nei primi anni novanta, alla sua maniera ovviamente), e poi gli anfratti acustici, tra ballate country e folk dei due Book Of Shadows. 

Dentro al vario Doom Crew Inc., l'undicesimo disco uscito a nome BLS convivono bene il sempre ben ostentato amore per i Black Sabbath (ah quella voce che ricorda sempre l'amico Ozzy Osbourne), quelli più groove nell'apertura 'Set You Free', accompagnato da un video in cui ci si prende poco sul serio, e quelli doom come si può ascoltare nella sulfurea 'Gospel Of Lies', più Sabbath di così solo Tony Iommi potrebbe fare. 

C'è l'heavy  blues di 'Gather All My Sins' con la sua coda finale di assolo, il southern rock duro e pesante di 'Ruins' che riporta alla mente proprio il progetto Pride And Glory, durato lo spazio di un solo disco, ma poi  si aggiungono ben tre momenti acustici ad abbassare il volume: la ballata dall'accento beatlesiano 'Forever And A Day', il piano e voce di 'Forsaken' e il lento blues finale 'Farewell Ballad', chitarra e pianoforte, ennesima dimostrazione della sua accentuata vena cantautorale intimista che qualche anno fa lo portò a girare pure i teatri in solitaria. 

L'album è dedicato alla "crew", gente che lavora in seconda linea ma indispensabile e che in questi anni di pandemia ha risentito maggiormente della situazione di stallo su cui hanno cercato di navigare gli eventi live.





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