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Privi di due pezzi storici come il batterista Lor Lunati (per un contrattempo dell'ultima ora, non ben specificato) e il bassista Romi Ferretti, da anni domiciliato, per lavoro, a Miami (USA) e presente alla reunion quando può, la band di Wilko Zanni (unico membro originale e fondatore della band nel lontano 1979) e di Jonathan Gasparini, chitarrista e produttore ormai integrato nella band, ha affrontato il pubblico di Romagnano senza remore e timori per presentare il fresco ep della loro rinascita, Metafisico Equivoco (Bagana records, 2012) uscito da pochissimo e che sancisce il loro ritorno definitivo dopo la tanto attesa reunion live del 2008. Ad aprire due gruppi, i giovanissimi Encounter e i Sunset, che mi sono perso ed il nuovo progetto di Filippo Dallinferno, già chitarra dei The Fire e del progetto Rezophonic di cui a Settembre uscirà il debutto. Nel frattempo testano i palchi live, attirando curiosità verso il disco di prossima uscita, lanciato dalla cover Caruso di Dalla e da una proposta musicale solida e compatta. Ne sentiremo parlare.
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Oggi, sono nuovamente qua, in forzata formazione rimaneggiata, con il bravo Lele Borghi, batterista che in due giorni si è imparato i pezzi, sostituendo più che degnamente Lor e l'essenziale contributo del giovanissimo e preparatissimo Pier Bernardi al basso.
Con un (poco) pubblico "diesel" inizialmente timoroso e silenzioso che ha consentito a Wilko di fare qualche battuta ironica e tanti inviti ad essere più rumorosi e attivi. Inviti che saranno accolti durante la serata con il vecchio slogan-sempre attuale- "Meno orge e più barricate" estrapolato da Belli e Dannati che diviene il tormentone di sempre tra i fans della prima ora.
I Rats hanno dimostrato quanto il palco sia ancora la loro dimensione ideale: le chitarre di Gasparini e Wilko (pregevole anche la sua prova vocale) sono sempre protagoniste e la successione dei brani dimostra quanto la semplicità paga, nel costruire brani potenzialmente esplosivi ed immediati che le produzioni su disco hanno sempre smorzato. Tra alcuni brani essenziali e rock del loro ultimo lavoro: Metafisico equivoco, (Stai con me) fino alla fine, la scaletta ha giustamente privilegiato le canzoni di "Indiani Padani"-un disco pop-rock, orecchiabile e quasi perfetto uscito al momento giusto- (Wally, Bella bambina, Dammi l'anima), il rock'n'roll dei nativi romagnoli della title track, le immancabili hits '90 di Fuoritempo e Chiara, canzoni che riportano il tempo indietro di vent'anni e che, all'epoca, diedero l'illusione del grande successo commerciale. E poi, tra qualche battutta sul più conosciuto abitante di Correggio, ancora musica con Belli e Dannati, Dammi la mano, Io non ci sto, fino ad arrivare alla chiusura dell'anfetaminica e veloce Autogrill , manifesto di vita on the road con il chorus "...chissà se tu ce l'hai l'dea di cosa sia suonare rock n roll...", che non poteva suggellare in maniera migliore una serata di musica. Nessuna grande pretesa: semplicità, divertimento, rock'n'roll, tanto cuore e canzoni che per qualcuno hanno rappresentato molto e accompagnato, negli anni novanta, verso l'età adulta.
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