Animo vagabondo, Luca Gemma trasporta in musica il suo ricco bagaglio di esperienze di vita e musicali, partite negli anni novanta...
Supernaturale parte da una semplice quanto onesta e dura considerazione: la riscoperta della natura( con tutte le sue bellezze) intorno a noi, come antidoto per dimenticare tutto il brutto che l'Italia ci ha dato in questi ultimi tempi: politica in primis...
Intervista a Luca Gemma.
Ti ritrovi nella definizione di "nomade"? Nel disco non esiti a parlare male dell'Italia, quasi un invito ad abbandonarla..Sono stato "nomade" fino ai venti anni e mi è piaciuto molto, a conti fatti. Ma da tempo sono stanziale a Milano e quindi nomade non lo sono più. Ho vissuto sette anni in Germania e mi piacerebbe presto riuscire a stare qualche mese l'anno a Berlino. Per ciò che riguarda l'Italia, ne parlo sia bene che male, direi senza pregiudizio, e in ogni caso preferisco starci e contribuire a cambiarla.
Supernaturale è un disco nato in pochi mesi. Avevi da parte alcune idee oppure è stato tutto così istintivo?
Avevo due canzoni più o meno complete, CANZONE AL BUIO e IO VOGLIO, sulle quali mi sono rimesso a lavorare. Tutto è il resto è nato in pochi mesi, a partire dalla primavera del 2011.
Le canzoni sembrano seguire un determinato percorso, legandosi le une con le altre. Si parte dal brutto per arrivare all'esplosione della bellezza. Possiamo considerarlo a tutti gli effetti un concept?
Questo è un effetto casuale della tracklist e me ne sono accorto anch'io a cose fatte. In alcune canzoni si sentono l'amarezza e l'incazzatura per la situazione politica e culturale italiana e per l'aria che di conseguenza si respira per strada. In altre prevale la ricerca della bellezza come antidoto allo stato delle cose. Ma non ho pensato a un concept-album e stento ancora a vederlo in questo modo. Ovviamente mi piace che ci sia un mood unico che lega le canzoni tra loro e ciò è dovuto al fatto di averle scritte e poi registrate molto di getto.
Bye Bye, mette alla berlina la politica. Mai, come in questi mesi, la politica con i suoi partiti, i suoi protagonisti e le sue misere comparse vive una profonda crisi. Che stagione sta vivendo secondo te?
La politica, soprattutto qui da noi, ha vissuto negli ultimi venti anni la sua stagione peggiore. Da un lato è stata sostituita dalla comunicazione, spacciando la forma per la sostanza. Dall'altro si è dedicata agli interessi personali di qualcuno e non a quelli di tutti. Insomma il concetto della delega della
rappresentanza è stato completamente svilito. Tutto questo nell'indifferenza totale di gran parte delle persone, felici di pensare unicamente ai cazzi propri. Insomma il CHIAGNI E FOTTI, come dico nel ritornello, perfetto per un paese di sudditi e non di cittadini.
Blu Elettrico sembra un invito a seguire i propri sogni ed i propri interessi. Tu, giustamente, parli di musica. Cosa consiglieresti ad un giovane d'oggi che sogna il proprio futuro nella musica?
Sì, per me la musica è soprattutto una grande fonte di gioia. L'era digitale ha reso semplice l'accesso alla produzione e alla diffusione attraverso la rete della propria musica. Contemporaneamente questa facilità e la conseguente quantità di roba hanno reso la musica un sottofondo costante per cui è diventato più difficile concentrarsi sull'ascolto e sapere approfondire. Scaricare gratis mille canzoni sull'ipod dà un senso di onnipotenza ma è come avere davanti mille paste alla crema. Alla fine più di sei o sette non ne mangi. Detto questo, se uno ha talento e molta volontà non deve far altro che coltivare entrambi.
Nel disco ci sono molti ospiti. Hai voglia di presentarceli?
Posso dirti che ognuno di loro ha dato al disco qualcosa di prezioso adattandosi perfettamente alle canzoni in cui hanno suonato, lavorando di sottrazione. Nessuno aveva sentito nulla prima di venire in studio perché sia io che Paolo Iafelice, il produttore, volevamo che suonassero di getto. Nik Taccori (Sananda Maitreya) ha suonato la batteria, Andrea Viti (Karma e Afterhours) il basso, Patrizia Laquidara ha cantato in un brano in una tonalità piuttosto inusuale per una cantante donna. Vittorio Cosma (pianista e produttore) piano wurlitzer e organo, Pasquale de Fina (Atleticodefina) qualche chitarra elettrica, Mattia Boschi (Marta sui Tubi) il violoncello, Roberto Romano (già con i Rossomaltese, ora collaboratore dei Baustelle) alcuni fiati e Gaetano Cappa (Istituto Barlumen) ukulele e chitarra tenore. Li ringrazio tutti molto.
Quanto è stato importante il lavoro di Paolo Iafelice in produzione?
Con Paolo ho lavorato tante altre volte, fin dai tempi dei Rossomaltese. Siamo molto amici e per me è un piacere lavorare con lui senza riverenze reciproche: se una cosa è brutta, lo è e basta. E' molto bravo a capire se un pezzo gira oppure no e tecnicamente è imbattibile.
Ascoltando Credo, mi è sorto spontaneo chiederti:qual'è il tuo rapporto con la religione?
Non sono credente ma osservo da lontano e ho molto rispetto per le persone che hanno una ricca spiritualità. Ma non sono attratto dai dogmi. Credo nella natura, ecco.
La natura è la grande protagonista del disco (tra le tante canzoni, mi piace citare la bella Il cielo sopra di te cantata con Patrizia Laquidara). Tu ora vivi a Milano. Come ti rapporti con la città?
Per indole io sono decisamente metropolitano e non ho difficoltà a vivere in città. Milano mi piace ancora, è una città in cui mi sento a casa ( pur essendo romano) e che ancora mi incuriosisce. Piena di cose che non vanno, certo, ma sono fiducioso nella sua rinascita culturale e sociale
In carriera , hai scritto molte canzoni per grandi interpreti femminili. Di solito come nascono? Scrivi appositamente, pensando a chi le interpreterà, oppure scegli quelle più adatte, tra tutte quelle già scritte?
Mi piace scrivere pensando a chi canterà la canzone, ma questo non sempre è possibile. Di solito però, mentre scrivo, capisco subito che non è un brano che canterò io. Allora viene messo nella cartella dedicata agli altri interpreti.
Uscirà qualche video promozionale? Credi ancora che le immagini possano aiutare la promozione?
Uscirà tra pochi giorni il video di BYE BYE, girato da Claudio Del Monte, poi quello di UNA MELA ROSSA e un altro ancora. A me piace molto il cinema e le immagini possono aggiungere potere evocativo alla musica. Inoltre grazie al web un video vive per sempre, o almeno finché lo vuoi tu, e così te ne freghi della programmazione delle tv musicali
Presentando Supernaturale, hai citato i Black Keys? Quali sono i tuoi ascolti più recenti?
Oltre a loro, Bon Iver, Fink, Superheavy, Camille e Bobo Rondelli
E' appena uscita una discutibile ed opinabile classifica (come tutte le classifiche),dei più belli dischi italiani (33 giri) di sempre da parte di una nota rivista musicale. Hai una personale (ed opinabile) top 5 anche tu?
Cinque dischi italiani sono decisamente pochi anche se con quelli stranieri avrei ancora più difficoltà. Comunque ci provo e scelgo una raccolta di Modugno e una di Tenco (allora i 33 giri intesi come album non si facevano), Anima Latina di Battisti, Burattino Senza Fili di Bennato e Rimmel di De Gregori
Sulla tua agenda del 2012 cosa c'è scritto...
Ricordati di fare dei bei concerti.
RECENSIONE: LUCA GEMMA-Supernaturale