martedì 3 gennaio 2012

RECENSIONE: D-A-D (DIC.NII.LAN.DAFT.ERD.ARK)

D-A-D DIC.NII.LAN.DAFT.ERD.ARK ( Cargo records, 2011)

Ricordo il primo incontro con i danesi D-A-D: erano i primissimi anni novanta, nelle sudaticce serate in mezzo alla pista di una discoteca rock. Dal ballare la loro prima hit Sleeping My Day Away(contenuta nello strepitoso No fuel left for the Pilgrims-1989-) a comprare il disco che avevano appena pubblicato, il passo fu brevissimo. Riskin'it All uscì nel 1991 e rappresenta il loro vertice di popolarità. Sia prima che dopo, però, ci sarebbero tante altre storie da raccontare che spesso vengono dimenticate.
I D-A-D esistono da quasi trent'anni e non se ne sono mai andati, anche quando il loro divertentissimo rock'n'roll(inizialmente, un particolare incrocio tra AC/DC, punk e country western) sembrò cedere sotto i "deprimenti" colpi del ciclone grunge, loro risposero con Helpyourselfish(1995), riuscendo a stare a galla, senza venire travolti come la buona metà dei gruppi street/glam dell'epoca.
I D-A-D hanno mantenuto, negli anni, uno standard qualitativo invidiabile. Prima, tra i capiscuola europei dello street rock proveniente dal nord Europa(continuando sulle strade aperte dai finlandesi Hanoi Rocks), poi, portanbandiera di un rock spavaldo ed ironico, anche difficile da etichettare(aperto a tutto) e facendosi un nome soprattutto grazie alle incredibili ed infuocate performance live, con il caschetto militare del bassista Stig e il suo basso a due corde , a forma di missile con tanto di razzi lanciati, che diventano delle icone indelebili ed attrazione per i più curiosi.
E' un peccato, quindi, che le loro ultimissime uscite discografiche passino spesso inosservate e siano preda di pochi ma affezionati fedeli. I loro dischi sono ancora superiori alla media delle uscite discografiche del genere e questo ultimo DIC.NII.LAN.DAFT.ERD.ARK , prodotto dal fidato Nick Foss ne è la ulteriore conferma.
L'ironia del passato continua già dal titolo: gioco di parole "danese" per indicare la dicitura del primo nome della band (Disneyland After Dark), in seguito cambiato dopo le minacciose querele del simpatico colosso Disney; e dalla data di uscita ufficiale di questo loro undicesimo disco, fissata per l'11/11/2011.
Parlando di musica, ci possiamo trovare tutte quelle caratteristiche che fanno dei D-A-D (la formazione vede ancora i tre membri storici: il già citato bassista Stig Pedersen, il cantante e chitarrista Jesper Binzer e il fratello Jacob A.Binzer all'altra chitarra, più l'ultimo entrato in formazione, il batterista Laust Sonne ), il gruppo che poteva sfondare in America. Così non fu, per tante sfortunate coincidenze. Ma queste sono storie passate.
Il presente racconta di canzoni dalla spiccata componente Heavy come nell'apertura affidata al messaggio apocalittico di A New age moving In. Ancora pesanti riff in The place Of The Heart, con la voce di Jesper Binzer che sa essere grezza e melodica in Last time in Neverland, vero punto d'incontro tra i due poli della loro musica.
Il singolo I Want What She's Got , la melodica e solare Fast On Wheels e Breaking Them Heart by Heart, anthem melodici e chitarre pesanti, hanno tutte le caratteristiche per piazzarsi in testa come le loro vecchie hits.
Colpi di classe sono le due ballads: la cristallina e piacevolmente oscura We All Fall Down con le inusuali note darkeggianti di un pianoforte che fanno la loro parte e la finale, leggera e pop, Your lips are Sealed.
Poi, ancora, il post -grunge di Wild Thing In The Woods, l'oscuro blues di Can't Explain What It, lo street rock'n'roll, molto alla vecchia maniera, di Drag me to the Curb e The End. Testi che sanno giocare tanto con l'ironia e il gioviale carattere dei danesi quanto con la velata malinconia nordica.
Come al solito, tanta carne al fuoco per proseguire sulla strada dei loro due ultimi e ottimi lavori di studio, Scare Yourself e Monster Philosophy.
L'America sarà ormai lontana, ma i D-A-D dimostrano ancora una coerenza e un amore verso la musica che ha pochi rivali in Europa. Se non li conoscete potete iniziare anche da qui o andare a vederli nelle prossime due tappe italiane in Febbraio.
vedi anche RECENSIONE/REPORTAGE: D.A.D. live GLAM ATTAKK Rock n Roll Arena , Romagnano Sesia (NO) 24/02/2012

2 commenti:

  1. Ciao Enzo,
    sono Marcello Zinno, Direttore di RockGarage.
    Innanzitutto Scusa il ritardo nella risposta ma volevo confrontarmi con Gianluca in merito alla recensione. Personalmente leggo tutte le recensioni prima di pubblicarle ma ovviamente non posso controllare l'originalità dei pezzi, posto che dovrebbe essere scontato per tutti. Ho notato io stesso che ci sono alcuni periodi dai quali Gianluca ha preso spunto per questo ho deciso di cancellare la recensione dal nostro database. Mi spiace per l'accaduto ma posso comunque dirti che non c'era mala fede in tutto ciò.
    Spero che tu continui a seguire RockGarage ed a commentare i nostri articoli.

    Ciao

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  2. Questo disco è veramente meritevole. Al di sopra di molte altre uscite dello stesso stile. Complimenti per averlo recensito. Io pernsavo fosseo scomparsi dalle scene...e invece....

    Francesco

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