Doveroso, prima di tutto, dare un nuovo benvenuto all'etichetta indipendente italiana Appaloosa Records specializzata in "roots" americana fondata nel lontano 1979 dal compianto Franco Ratti che torna, dopo uno stop di alcuni anni, grazie alla passione musicale di Tommaso Demuro, Simone Veronelli (cugino di Ratti) e Andrea Parodi (cantautore e musicista).
A festeggiare nel migliore dei modi ci pensa il nuovo disco del cinquantasettenne songwriter nativo del New Jersey ma girovago per vocazione (New York, Texas e Kansas tra le sue mete di gioventù, poi anche Nashville e soprattutto tanta Europa ad ispirare le liriche), un cantautore tanto rispettato e osannato dai colleghi musicisti (si sono serviti delle sue liriche e hanno speso parole d'elogio personaggi come Steve Earle, Tom Russell, Billy Bragg) quanto con una onesta carriera condotta inspiegabilmente ai margini del successo e della notorietà, nonostante undici dischi sulle spalle dopo l'esordio We Won't Dance del 1986 ed una capacità di scrittura con pochi eguali.
Incident On Willow Street, già uscito in Olanda, ha visto la luce dopo un lungo travaglio, finanziato anche grazie ad una raccolta fondi a New York che la dice lunga sul carattere indipendente che ha sempre caratterizzato la carriera di Trooper, ma che ora, grazie al lavoro dell'etichetta italiana, è nobilitato da un prezioso booklet che riporta le traduzioni in italiano dei testi ed una speciale bonus track: Ireland, canzone registrata live a Houston, in origine presente su Ewerywhere, disco del 1992; un trascinante ballo condotto dalla fisarmonica che ci culla fino all'oscurità, svelando tutto l'amore di Trooper per i suoni della vecchia Europa.
La forza di Trooper è proprio nei testi, ricchi di quella quotidianità da instancabile girovago sempre pronto a scattare fulgide e poetiche istantanee di quello che lo circonda. Un osservatore attento a quel che succede dentro e fuori il cuore dell'umanità.
"Sto Camminando per gli scuri e freddi vicoli della città/Alla ricerca di un uomo onesto/Sto portando una Lampada per i vicoli della città/Alla ricerca di un uomo onesto" canta in One Honest Man. Come nella ballata alla Tom Petty che apre il disco All The Way To Amsterdam (quando una ragazza americana sogna l'Olanda, oppressa da una famiglia che le va troppo stretta); o pieni di autentica introspezione messa in musica, che si tratti di rimpianti verso amori finiti male nella bella giga irlandese Mary Of The Scots In Queens, o sempre amori, finiti, ma affrontati senza versamento di lacrime, con fiducia e ottimismo nella "vanmorrisoniana" Everything's A Miracle, lento valzer notturno che galleggia nel soul. Stregante.
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Suonato insieme all'onnipresente Larry Campbell, Kenneth Blevins, Jack Saunders, Oli Rockberger, Stewart Lerman (anche produttore), e con il figlio Jack alla batteria e Lucy Wainwright Roche ai cori.
Dodici canzoni perfette che compongono un album lineare, tradizionale e piacevole, prodotto senza sbavature e senza inutili filler. Canzoni che sanno legare cento anni di musica americana con quel prezioso filo dorato che non tutti possono permettersi, e che, a fine disco, lasciano ancora quella speranzosa fiducia nel futuro. Potere della bellezza. Consigliato.
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