venerdì 5 luglio 2019

RECENSIONE: JOSH NEWCOM (The Blues Gonna Getcha)

JOSH NEWCOM   The Blues Gonna Getcha (Warpaint Entertainment, 2019)





se non sono pazzi non li vogliamo

Personaggio alquanto bizzarro 'sto Josh Newcom, uno che vive a pane e musica, 24 ore su 24 ma non così per dire. È proprio la verità. Si alza al mattino, porta i figli a scuola e poi si rintana dentro lo studio di registrazione. Quando non è in tour naturalmente. E fin qui potrebbe essere la stessa vita di tanti musicisti professionisti. Questo modo di vivere però, lo ha portato a incidere la bellezza di dieci dischi nel giro di poco più di due anni. Voi direte "eh che palle! ". E no, lì sta il bello! I suoi dischi sono uno diverso dall'altro, nel vero senso del termine. Diversi!
Newcom ama la musica (ha lavorato anche nelle retrovie come regista di video musicali: nel suo curriculum video per Merle Haggard e Blackberry Smoke) ama vari generi come tutti noi, quindi va a periodi ma quando si impunta: si immerge completamente in un genere e nel giro di poco tempo tira fuori un disco al genere dedicato. L'unico punto in comune è il suo grezzo e genuino approccio alla musica (tutti i dischi sono auto prodotti), che si tratti di country (l'album My Block-I Miss Country del 2017), di bluegrass (Turns Out The Grass Is Blue del 2018), di metal (Hillbilly Metal & Whiskey Rock n Roll del 2017 con una divertente e sabbathiana 'I See Ozzy' assolutamente da sentire e vedere, e Low End Of The Bottom del 2018), di colonne sonore su una serie di lunghi video da lui girati come Renegades, Outlaws, & Gypsies che raccontano la sua vita da musicista sempre on the road (200 concerti all'anno) con tutta la famiglia al seguito. (Si trovano in rete). Non manca nemmeno il disco natalizio come nella migliore tradizione americana (Josh Newcom's Family Christmas del 2018).
In questo Giugno del 2019 è la volta del blues e il titolo parla chiaro: The Blues Gonna Getcha, dedicato a tutti gli artisti blues che lo hanno ispirato: Muddy Waters in testa (il suo grande amore insieme a Ozzy Osbourne). Rural blues ruspante e minimale come 'Girl Got The Mojo', soffuso e notturno ('Nothin Left But The Blues'), roots ('Roll Train Roll'), blues veloci come un treno in corsa ('Out Of Mississippi'). Anche nei generi non si fa mancare nulla, scavando senza mai annoiare. Provare per credere.
 "Il mio amore per il Blues è stato innanzitutto ispirato da Muddy Waters e Stevie Ray Vaughan. Quando ho ascoltato per la prima volta Muddy Waters cantare e suonare le sue canzoni con quel suono crudo e sudato, sapevo che sarebbe stato un enorme stimolante per la mia creatività. E ascoltare Stevie Ray Vaughan suonare il Blues ha cambiato tutto ciò che pensavo della chitarra" ha raccontato al sito American Blues Scene.
Intanto aspettiamo la prossima mossa di Josh, sicuramente non tarderà ad arrivare.









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