domenica 26 ottobre 2025

CURTIS HARDING live@Santeria, Milano, 24 Ottobre 2025

 


Sapete come ci si sente ad ascoltare un concerto con due persone dietro di te che non fanno altro che parlare per un'ora e mezza no? A voce alta, naturalmente, perché la musica sembra un ostacolo per loro.

Altro che problema dei telefonini, qui siamo ad alti livelli di cafonaggine, almeno chi ha un telefono in mano un po' di interesse verso ciò che succede sopra al palco  sembra dimostrarlo. Spostarmi? No, niente affatto, ho difeso il mio posto. Litigare? No, è venerdì sera e non voglio. Per fortuna  ci pensa Curtis Harding a tasportarmi lontano, ti carica sopra la sua nuova navicella spaziale, quella protagonista dell'ultimo concept album e s'innalza da terra guardando tutto dall'alto in basso. Un viaggio metaforico nel buio dello spazio che diventa esperienza dentro a sé stessi. Siamo sempre in movimento, dovremmo esserlo sempre, anche quando lontani dai propri affetti si soffre lo smarrimento. 

Per i primi quarantacinque minuti di concerto Departures & Arrivals: Adventures Of Captain Curt, uscito poche settimane fa,  è il grande protagonista, privato degli arrangiamenti e delle finezze presenti su disco, tutto arriva diretto, in your face, un concentrato dove  c'è tutto il mondo di Curtis,  nato nel Michigan, e cresciuto seguendo gli spostamenti della madre cantante gospel: il vecchio suono Stax e Motown, il funk, il R&b, la psichedelia, perfino accenni disco. I musicisti stanno tutti al loro posto, anche Curtis non è un personaggio istrionico da palco, si concede dei grandi occhiali, passa dalla chitarra al tamburello, sale di falsetto ma il carisma arriva a paccate: quando scherza, quando invita a cantare con lui, quando chiede quanti di noi abbiano già il nuovo disco che ci sta suonando da cima a fondo. 


Dopo una breve pausa, la seconda parte di concerto è dedicata ai suoi primi tre album Soul Power, Face Your Fear e If Words Were Flowers, che lo hanno candidato ad essere uno dei nuovi principi della black music americana. A proposito di re, recentemente ha omaggiato D'Angelo, scomparso da poco con l'esecuzione di Brown Sugar, che sa quasi di passaggio di testimone, anche  se tra loro diversissimi, la black music ha bisogno di ritornare a dettar legge.

L' alto numero di giovani spettatori presenti, che per una volta fa sentire noi cinquantenni, in su,  in minoranza, fa ben sperare per il futuro della musica. Intanto sotto i colpi di On And On e Keep On Shining è difficile rimanere fermi e pure i due tizi dietro di me, sul più bello, sembrano essersi placati, godendosi il loro momento di riposo mentre Harding con i suoi straordinari musicisti sulle note della finale Need Your Love ha in mano tutto il locale, bello pieno per l'occasione. Si congeda con le dita in alto verso il cielo  augurandoci "Peace And Love". Noi qui dentro siamo pronti ad eseguire, sentiamo cosa ne pensa il brutto mondo là fuori.






domenica 19 ottobre 2025

LA LUZ live@Spazio 211, Torino, 18 Ottobre 2025

 


I concerti allo Spazio 211 in autunno e inverno offrono sempre un caldo abbraccio.  C'è sempre una bella atmosfera, stasera amplificata dai raggi del sole sorridente e californiano (ma sorto a Seattle) dietro al quale escono le quattro La Luz quando salgono sul palco. Raggi che scaldano le impetuose onde del loro surf indie rock che spesso e volentieri si infrangono su una riva di sabbia psichedelica sixties, sognante ma con quel retrogusto malinconico nostalgico. Armonie vocali doo-wop, atmosfere da spaghetti western, il groove tenuto alto dalla batterista Audrey Johnson con il viso circondato dalla sua chioma imponente ("Audrey I Love You" grida qualcuno in sala) e dal basso di Lee Johnson, la presenza scenica accattivante (i movimenti di capo e gambe sincronizzati) e simpatica, sotto la guida della chitarra di Shana Cleveland, recentemente madre e vittoriosa sulla malattia, hanno presentato il loro ultimo disco  News Of The Universe uscito su Sub Pop.  È "saturday baby" come ha sottolineato la tastierista Alice Sandahl, allora per poco più di un'ora ci lasciamo i problemi a casa e ci si muoviamo trasportati  dal ritmo ipnotico che vorresti non finisse mai mentre un alieno verde gonfiabile surfa sopra la tua testa, rapendoti i pensieri.




sabato 18 ottobre 2025

RITMO TRIBALE live@Legend Club, Milano, 10 Ottobre 2025

 


Con un inizio di concerto medley quasi unplugged con tanto di fisa che scava indietro nel tempo, tra improvvisazioni ('Kriminale' non poteva non esserci! Quindi eccola anche se non in scaletta) e qualche problema tecnico (con il basso nella seconda parte) che però ce li restituisce indietro umani, la vecchia guardia è ancora viva e lotta con noi. Andrea Scaglia, Fabrizio Rioda, Andrea "Briegel" Filipazzi, Alessandro Marcheschi e Luca"Talia" Accardi in due ore e mezza (!!!) di concerto si divertono versandoci un'antica botta di adrenalina che ogni tanto ha bisogno di essere rispolverata per ricordarci quanto il rock italiano, a cavallo tra gli anni ottanta e novanta, abbia prodotto cose buone. 


Ecco allora un viaggio nella loro storia che passa dal periodo di maggior risalto quando alla voce c'era Edda e dischi come Mantra del 1994 (L'assoluto, a Mia Religione, Ti Detesto e con le sue due ballate Amara e Sogna) e Psycorsonica del 1995 (Oceano, Base Luna, Nessuna Scusa, 12 Linee, Universo, Psycho) erano sulla bocca di tutti al secondo periodo di carriera con Scaglia alla voce segnato dai due album Bahamas del 1999 (2000, Lumina, Bahamas) e il più recente La Rivoluzione Del Giorno Prima uscito nel 2020 (Le Cose Succedono, La Rivoluzione Del Giorno Prima, Milano Muori), in piena pandemia. "Abbiamo fatto uscire un solo disco negli ultimi venti anni ed è scoppiata una pandemia", ci scherza su Scaglia.

E per ribadire con ancora più forza quanto il rock italiano abbia segnato un'epoca, la canzone finale dedicata al compianto Marco Mathieu (Negazione) è 'Questi Anni' dei Kina che va a trasformarsi in 'Uomini'. Una serata "evento" ma che potrebbe diventare benissimo l'ennesimo nuovo inizio.