martedì 17 ottobre 2023

RECENSIONE: THE RECORD COMPANY (The 4th Album)

 

THE RECORD COMPANY  The 4th Album (Round Hill Records, 2023)





ritorno alla partenza


Che i Record Company avessero le strade spianate per ottenere un buon successo lo si capì fin  da subito. Nati a Los Angeles facendo bisboccia in un pub intorno a un disco epocale come Hooker 'N Heat che girava, prima ancora dell'uscita del loro esordio Give It BackTo You (2016), la loro canzone 'Off The Ground' fu scelta dalla birra Miller Lite per uno spot pubblicitario.  La fama accresce velocemente e si trovano a suonare come spalla di Buddy Guy, B.B.King, Social Distortion, Bob Seger, Blackberry Smoke. Quando esce il debutto che in copertina li ritraeva on stage, loro habitat naturale, i consensi furono unanimi e il disco finì in nomination per i Grammy . Il successore All Of This Life (2018) batte le stesse strade di quel blues che scavava nel passato ma con costanti proiezioni nel presente che ne garantivano una rara dote di freschezza. Poi con il terzo disco Play Loud (2021) fecero il classico passo più lungo della gamba: si aprirono a suoni più commerciali, patinati e moderni che snaturarono il loro sound primordiale. La loro casa discografica, la Universal, li abbandonò.

"È stato difficile da digerire, perché avevamo già deciso di scrivere il disco più essenziale e grezzo che avessimo fatto negli ultimi anni, e avevano dei demo di questa nuova musica. Combinando tutto questo con alcune nuove realtà economiche, un tour cancellato, ci siamo sentiti davvero come se tutto stesse crollando all’improvviso” racconta il bassista Alex Stiff.

Sono passati due anni  e la band di Chris Vos (voce, chitarre e armonica), Alex Stiff (basso) e Marc Cazorla (batteria) decide di tornare all'umiltà delle origini: mettono la produzione nelle mani delli stesso Stiff, cambiano casa discografica e ritornano veramente al suono semplice e primordiale del blues, senza troppe sovrastrutture: chitarre, voce, armonica, basso e batteria.Una scelta che paga sempre. 

 “Un tema comune in questo disco era mantenere il suono grezzo e un ritorno alle origini. Con Talk To Me abbiamo utilizzato la stessa batteria scadente ascoltata nelle nostre prime registrazioni".

Così tra rock blues movimentati e caricati a groove come 'I'm Working' e l'apertura 'Dance On Mondays' ("mi riprendo la mia vita e non ballerò per nessuno" è il suo significato), rock’n’roll blues guidati dall'armonica  ('I Found Heaven'), rockabilly ('Roll With It') e momenti acustici come l'inno On the road 'Highway Lady' e la finale 'You Made A Mistake', un blues che sa di antico, i Record Company dimostrano quanto la semplicità sia sempre il miglior antidoto per riprendersi in mano la carriera.





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