lunedì 26 gennaio 2015

RECENSIONE LIBRO: GRAHAM NASH (WILD TALES-La Mia Vita Rock'n'Roll)


GRAHAM NASH
‘WILD TALES-LA MIA VITA ROCK’N’ROLL’
(Arcana Edizioni, pag.380, 22 euro)




“Pochi minuti dopo essere scesi dall’aereo, mi arrampicai sulla sommità della prima palma e dissi a Clarkie- Allan Clarke, leader degli Hollies- che non sarei mai più sceso. Una metafora a cui avrebbe dovuto prestare ascolto”. Così l’inglese Graham Nash racconta il primo contatto con L.A., avvenuto nel 1966 durante un tour USA del suo primo gruppo The Hollies. Da quella palma a stelle e strisce non scese mai se non per raccogliere i cocci causati dalle brusche cadute in una carriera di picchi altissimi e rovinosi abissi, suoi e dei tanti amici incontrati lungo la strada: dalla prima vera amica “americana” Cass Elliot (la cicciotta dei The Mamas & The Papas), al grande e travolgente amore per Joni Mitchell “era come un quadro di Escher, con tutti i suoi angoli acuti, attrattive inaspettate e abissi misteriosi”, i rapporti tempestosi con l’egocentrico Stephen Stills e il bizzoso Neil Young, fino all’incontro con il fraterno David Crosby, tanto che, pagina dopo pagina, la biografia sembra correre in parallelo con la vita disastrata da droghe e eccessi dell’amico Croz “aveva sempre l’erba migliore, le donne più belle, ed erano sempre nude”, quasi due biografie in una, verrebbe da dire.
©  Joel Bernstein, 1974
‘Wild Tales’ è un manifesto cronologico che scorre piacevole e veloce, diversamente dall’intricata, a tratti noiosa biografia di Neil Young: dall’infanzia nei sobborghi di una Manchester post guerra, il successo pop degli Hollies, nati sulle orme degli Everly Brothers ma con il tempo diventati sempre più stretti (Laurel Canyon calling), fino all’incontro con quelle due voci (Crosby e Stills) che gli cambiarono la vita. Woodstock, le droghe (la musica su tutte), le donne, il grande, proficuo ma illusorio tour del 1974 con CSNY (celebrato finalmente anche su disco), l’impegno politico al fianco di Jackson Browne, le grandi passioni per arte e fotografia.
Vita intensa la sua. Inutile dirvi che tre quarti di libro sono dedicati ai 60 e 70, lasciando al resto le briciole. Ma proprio in quel ventennio c’è tutto quello che vogliamo dal rock’n’roll. (Enzo Curelli) da CLASSIX!  # 42 (Dicembre/Gennaio)

vedi anche
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