martedì 12 gennaio 2016

DISCHI DA ISOLA AFFOLLATA # 8: TIN MACHINE (Tin Machine)

TIN MACHINE-Tin Machine (1989)




Se BLACKSTAR è un trionfale e geniale commiato al mondo che solo David Bowie poteva inventarsi, l'ultimo capolavoro, c’è stato un periodo, all’alba degli anni novanta, in cui cercò riparo all’ombra della sua stella. Ennesimo trasformismo: si nasconde e camuffa dentro a una band, senza vistosi trucchi ma indossando semplicemente una barba più lunga del consueto, una camicia bianca, una cravatta e abiti scuri. La prima vera volta a carriera già avviata. Abbandonando per una breve parentesi le mire da rockstar solista e lasciando alla sezione ritmica dei fratelli TONY e HUNT SALES (presenti in LUST FOR LIFE di Iggy Pop), ma soprattutto alla chitarra selvaggia e pungente di REEVES GABRELS , che in alcuni punti straborda nel noise, il compito di caricare a salve un disco rock, grezzo, istintivo e vario quanto basta per segnare un netto confine tra il recente passato pop (TONIGHT, NEVER LET ME DOWN), fortemente preso di mira dalla critica musicale, e il prossimo futuro non ancora scritto.
 “Non voglio più essere David Bowie, voglio diventare solo il cantante dei Tin Machine” dirà con convinzione. Con questo intento e seguendo le orme di nuovi amori musicali (Pixies) e anticipando, perché no, nuove correnti musicali in dirittura d’esplosione, si spinge verso torrenziali blues come l’iniziale ‘Heaven’s In Here’ e la marziale ‘Crack City’ che sembra addirittura citare i Black Sabbath nell’incipit iniziale, anfetaminici hard rock come ‘Sacrifice Yourself’ e il singolo ‘Under The God’, veloci incursioni in territori punk ( ‘Tin Machine’ e ‘Pretty Thing’), senza mai rinnegare buoni esercizi bowiani come ‘Prisoner Of Love’ , la citazione a Warhol in ‘I Can’t Read’ che lo riporta quasi ai livelli eccelsi dei ’70 (“Andy where's my 15 minutes?”) e una rivisitazione di ‘Working Class Hero’ di John Lennon che per l’occasione è rivestita di funk soul acido e corrosivo. Seguiranno ancora TIN MACHINE II (1991) e la testimonianza live di OY VEY, BABY (1992). Poi tornerà a fare DAVID BOWIE a tempo pieno ma sotto altri cieli. Amo questo disco.





DISCHI DA ISOLA AFFOLLATA # 1: FRANCESCO DE GREGORI- Titanic (1982)
DISCHI DA ISOLA AFFOLLATA #2: THE HOUSEMARTINS-London 0 Hull 4
DISCHI DA ISOLA AFFOLLATA #3: THE NOTTING HILLBILLIES-Missing...Presumed Having A Good Time
DISCHI DA ISOLA AFFOLLATA #4: EDDIE HINTON-Very Extremely Dangerous (1978)
DISCHI DA ISOLA AFFOLLATA #5: BIG COUNTRY-Steeltown, 1984
DISCHI DA ISOLA AFFOLLATA #6: TESLA-Five Man Acoustical Jam, 1990
DISCHI DA ISOLA AFFOLLATA # 7: PRIDE & GLORY-Pride & Glory (1994)

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