DAVE ARCARI Nobody's Fool ( DIXIEFROG Records-licensed from BUZZ, 2012)
A garantire per lui ci pensa Seasick Steve: "Dave suona come se avesse la pelle sottosopra e quando lo ascolto anche la mia pelle fa lo stesso. Quel ragazzo sanguina per voi. E' un musicista profondo ed un vero soul man".
Dave Arcari ringrazia, facendosi crescere una lunga barba somigliante a quella del buon vecchio Steve e attirandosi le classiche simpatie da "primo sguardo".
Nobody's Fool è il quarto album solista (Come With Me-2007, Got Me Electric-2009, Devil’s Left Hand-2010) del bluesman scozzese, già nei Radiotones e si appresta a diventare l'album del riconoscimento internazionale anche per via di alcune importanti collaborazioni e per il metodo con cui è stato compilato, quasi fosse un greatest hits della sua carriera.
Registrato tra Glasgow in Scozia e Helsinki in Finlandia ma assolutamente radicato negli States, tanto il blues del chitarrista è semplice, viscerale, reale e legato alla tradizione del Delta, anche se il folk della sua terra natia è spesso presente e fa qualche incursione come nella triste McPherson's Lament, folk traditional scozzese , ripreso e riarrangiato per sola voce, chitarra e violino (suonato dallo scozzese Jamie Wilson), oppure nell'altro traditional folk Loch Lomond.
Nobody's Fool si compone di cinque canzoni nuove e otto riprese dai suoi precedenti dischi, tra autografe e covers, e riregistrate per l'occasione anche in presenza di una full-band tutta scandinava e sotto la produzione del connazionale Paul Savage, batterista dei The Delgados, che partecipa anche, suonando il proprio strumento nella finale, percussiva, aggressiva e straniante Dragonfly, con Arcari impegnato con la singolare Diddley Bow.
Un personaggio istintivo e passionale,impossibile rimanere impassibili davanti al suo capellaccio calato sugli occhi, alla slide impazzita, alla voce cavernosa e graffiante e alla sua carica fieramente indipendente che trova nei live show pieno sfogo. Provate ad ascoltare il classico di Robert Johnson, Walkin' Blues suonato full-band con Jauso Haapasalo al basso e Honey Aaltonen alla batteria, è trascinante quanto e come lo è Hot Muscle Jazz prepotente blues per sola voce luciferina e chitarra, come un Tom waits "ghignante" affogato nel mare della slide dobro.
Per Dave Arcari fa poca differenza, passare dal suo blues cattivo, incisivo ed in crescendo di Troubled Mind, suonato con la band e l'armonica di Jim Harcus, ad un traditional folk come Baby, Let Me Follow, suonata in solitaria come fosse il primo Dylan al Greenwich Village; o passare da un altro traditional come See That My Grave per sola voce e banjo a Nobody's Fool e Blue Train intrise nel Rockabilly/Country come l'iniziale Devil's Left Hand è intrisa nel blues con il cartello "anima venduta al diavolo" inchiodato con chiodi arruginiti e maledetti.
Arcari rientra in quella ristretta schiera di personaggi anticonvenzionali e dinamici a cui basta una grande personalità, una chitarra ed una voce graffiante per conquistare. Proprio come Seasick Steve: pochi orpelli e la filosofia della semplicità. Lasciatelo sanguinare.
INTERVISTA A DAVE ARCARI
vedi anche RECENSIONE: DAVE ARCARI and the HELLSINKI HELLRAISERS-Whisky In My Blood (2013)
vedi anche:SEASICK STEVE-You can't teach an old dog new tricks
A garantire per lui ci pensa Seasick Steve: "Dave suona come se avesse la pelle sottosopra e quando lo ascolto anche la mia pelle fa lo stesso. Quel ragazzo sanguina per voi. E' un musicista profondo ed un vero soul man".
Dave Arcari ringrazia, facendosi crescere una lunga barba somigliante a quella del buon vecchio Steve e attirandosi le classiche simpatie da "primo sguardo".
Nobody's Fool è il quarto album solista (Come With Me-2007, Got Me Electric-2009, Devil’s Left Hand-2010) del bluesman scozzese, già nei Radiotones e si appresta a diventare l'album del riconoscimento internazionale anche per via di alcune importanti collaborazioni e per il metodo con cui è stato compilato, quasi fosse un greatest hits della sua carriera.
Registrato tra Glasgow in Scozia e Helsinki in Finlandia ma assolutamente radicato negli States, tanto il blues del chitarrista è semplice, viscerale, reale e legato alla tradizione del Delta, anche se il folk della sua terra natia è spesso presente e fa qualche incursione come nella triste McPherson's Lament, folk traditional scozzese , ripreso e riarrangiato per sola voce, chitarra e violino (suonato dallo scozzese Jamie Wilson), oppure nell'altro traditional folk Loch Lomond.
Nobody's Fool si compone di cinque canzoni nuove e otto riprese dai suoi precedenti dischi, tra autografe e covers, e riregistrate per l'occasione anche in presenza di una full-band tutta scandinava e sotto la produzione del connazionale Paul Savage, batterista dei The Delgados, che partecipa anche, suonando il proprio strumento nella finale, percussiva, aggressiva e straniante Dragonfly, con Arcari impegnato con la singolare Diddley Bow.
Un personaggio istintivo e passionale,impossibile rimanere impassibili davanti al suo capellaccio calato sugli occhi, alla slide impazzita, alla voce cavernosa e graffiante e alla sua carica fieramente indipendente che trova nei live show pieno sfogo. Provate ad ascoltare il classico di Robert Johnson, Walkin' Blues suonato full-band con Jauso Haapasalo al basso e Honey Aaltonen alla batteria, è trascinante quanto e come lo è Hot Muscle Jazz prepotente blues per sola voce luciferina e chitarra, come un Tom waits "ghignante" affogato nel mare della slide dobro.
Per Dave Arcari fa poca differenza, passare dal suo blues cattivo, incisivo ed in crescendo di Troubled Mind, suonato con la band e l'armonica di Jim Harcus, ad un traditional folk come Baby, Let Me Follow, suonata in solitaria come fosse il primo Dylan al Greenwich Village; o passare da un altro traditional come See That My Grave per sola voce e banjo a Nobody's Fool e Blue Train intrise nel Rockabilly/Country come l'iniziale Devil's Left Hand è intrisa nel blues con il cartello "anima venduta al diavolo" inchiodato con chiodi arruginiti e maledetti.
Arcari rientra in quella ristretta schiera di personaggi anticonvenzionali e dinamici a cui basta una grande personalità, una chitarra ed una voce graffiante per conquistare. Proprio come Seasick Steve: pochi orpelli e la filosofia della semplicità. Lasciatelo sanguinare.
INTERVISTA A DAVE ARCARI
vedi anche RECENSIONE: DAVE ARCARI and the HELLSINKI HELLRAISERS-Whisky In My Blood (2013)
vedi anche:SEASICK STEVE-You can't teach an old dog new tricks