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lunedì 2 luglio 2018

DISCHI DA ISOLA AFFOLLATA #64: LOU REED (Sally Can't Dance)

LOU REED   Sally Can’t Dance (RCA, 1974)





Billy Joel confessò che era talmente sensibile che una recensione negativa avrebbe potuto distruggerlo. Il giornalista Greil Marcus con il famoso inizio di recensione “cos’è questa merda?” tagliò subito le gambe a SELF PORTRAIT di Bob Dylan sulle pagine di Rolling Stone. Lou Reed, invece, distrusse e uccise il suo disco SALLY CAN’T DANCE da solo, non risparmiando nulla: bocciò le canzoni (“sono venute malissimo, ma stavo cantando la peggior merda del mondo”), ma persino copertina e il suo nuovo look (“tingermi i capelli di biondo e tutte le altre stronzate. L’hanno voluto loro e io li ho accontentati”). Un album che Lou Reed arrivò a autodefinire uno schifo, per poi ironizzare: “ è fantastico vedere quanto abbia venduto, nonostante il mio lavoro fosse limitato, la prossima volta per essere primo in classifica basterebbe non comparire affatto”. Lou Reed arriva alla pubblicazione di SALLY CAN’T DANCE nel 1974 dopo un fresco arresto e la pubblicazione del live ROCK’N’ROLL ANIMAL. Effettivamente trascorse più tempo a farsi di eroina nelle retrovie che in studio di registrazione. Nonostante tutto, piazza alcune canzoni che, se per lui rientrano nella routine, quelle scritte a occhi chiusi, per altri potrebbero essere quelle della vita: iniziando da ‘Kill Your Sons’ che analizza in modo fin troppo accurato le sedute di elettroshock subite nell’ospedale psichiatrico dove i genitori lo fecero rinchiudere per curare la sua presunta omosessualità. Un Lou Reed poco lucido raccontò qualcosa di questo disco a Nick Kent: “Kill Your Sons parla di genitori che mandano i i figli dagli psichiatri e gli fanno fare l’elettroshock. Tutte le canzoni si muovono improvvisamente da una considerazione generale ad un esempio concreto…”.

Fu il suo primo disco solista registrato a New York, città che influenzerà le liriche della title track e di ‘NY Stars’ che si scagliava contro i suoi tanti imitatori, o quella ’Billy’ ispirata da un compagno di scuola partito per la guerra del Vietnam e che vede la collaborazione del vecchio amico Doug Yule, ex Velvet Underground, al basso. Risultato: SALLY CAN’T DANCE è il disco più venduto della sua discografia. Un disco che a più di quarant'anni dall’uscita per certi aspetti rimane ancora affascinante, soprattutto conoscendo lo scazzo con cui fu portato a termine, con quelle soluzioni musicali abbastanza ardite e lontane da quanto fatto prima che trovarono la totale disapprovazione di Reed, e poi quella voce così diversa, svogliata, quasi strafatta che sembra spesso assente ma che è lì. Quanto pagheremo per avere delle schifezze così nelle tristi classifiche di vendita dei nostri giorni?





PUNTATE PRECEDENTI
DISCHI DA ISOLA AFFOLLATA #18: BOB DYLAN-Street Legal (1978)
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DISCHI DA ISOLA AFFOLLATA #21-NICOLETTE LARSON-Nicolette (1978)
DISCHI DA ISOLA AFFOLLATA #22-AMERICA-Silent Letter (1979)
DISCHI DA ISOLA AFFOLLATA #23-ERIC ANDERSEN-Blue River (1972)
DISCHI DA ISOLA AFFOLLATA #24-BADLANDS-Voodo Highway (1991)
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DISCHI DA ISOLA AFFOLLATA #27: DICKEY BETTS & GREAT SOUTHERN (1977)
DISCHI DA ISOLA AFFOLLATA #28: JUNKYARD-Junkyard (1989)
DISCHI DA ISOLA AFFOLLATA #29: STEPHEN STILLS (1970)
DISCHI DA ISOLA AFFOLLATA #30: RITMO TRIBALE-Bahamas (1999)
DISCHI DA ISOLA AFFOLLATA #31: SUZI QUATRO-Suzi Quatro (1973)
DISCHI DA ISOLA AFFOLLATA #32: BADFINGER (1970)
DISCHI DA ISOLA AFFOLLATA #33:RONNIE LANE'S SLIM CHANCE    One For The Road (1976)
DISCHI DA ISOLA AFFOLLATA #34: EDOARDO BENNATO- Edo Rinnegato (1990)
DISCHI DA ISOLA AFFOLLATA #35: GENE CLARK-White Light (1971)
DISCHI DA ISOLA AFFOLLATA #36: JOHNNY WINTER-Second Winter (1969)
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DISCHI DA ISOLA AFFOLLATA #38: ROD STEWART-Every Picture Tells a Story (1972)
DISCHI DA ISOLA AFFOLLATA #39: GEORGE THOROGOOD & DESTROYERS-Bad To The Bone (1982)
DISCHI DA ISOLA AFFOLLATA #40: THE ROLLING STONES-Their Satanic Majesties Request (1967)
DISCHI DA ISOLA AFFOLLATA #41: ALBERTO FORTIS (1979)
DISCHI DA ISOLA AFFOLLATA #42: NOMADI-Gente Come Noi (1991)
DISCHI DA ISOLA AFFOLLATA #43: CROSBY, STILLS & NASH-Daylight Again (1982)
DISCHI DA ISOLA AFFOLLATA #44: TERRY REID (River)
DISCHI DA ISOLA AFFOLLATA #45: JACKSON BROWNE-Running On Empty (1977)
DISCHI DA ISOLA AFFOLLATA #46: THE ROLLING STONES-Emotional Rescue (1980)
DISCHI DA ISOLA AFFOLLATA #47:TOM PETTY-Highway Companion (2006)
DISCHI DA ISOLA AFFOLLATA #48:STEVE FORBERT-Alive On Arrival (1978)
DISCHI DA ISOLA AFFOLLATA #49:CRY OF LOVE -Brother (1993)
DISCHI DA ISOLA AFFOLLATA #50:THE BLACK CROWES-By Your Side (1999 )
DISCHI DA ISOLA AFFOLLATA #51: NEIL YOUNG-Re-Ac-Tor (1980)
DISCHI DA ISOLA AFFOLLATA #52: DUST-Dust (1971)
DISCHI DA ISOLA AFFOLLATA #53:THE GEORGIA SATELLITES-Open All Night (1988)
DISCHI DA ISOLA AFFOLLATA #54:LYNYRD SKYNYRD-1991/The Last Rebel (1993)
DISCHI DA ISOLA AFFOLLATA #55:CHRIS WITLEY-Living With The Law (1991)
DISCHI DA ISOLA AFFOLLATA #56:BOB DYLAN-Planet Waves (1974)
DISCHI DA ISOLA AFFOLLATA #57:BOB DYLAN-Infidels (1983)
DISCHI DA ISOLA AFFOLLATA #58:GRINDERSWITCH-Honest To Goodness (1974)
DISCHI DA ISOLA AFFOLLATA #59:THE DEL FUEGOS-Boston, Mass. (1985)
DISCHI DA ISOLA AFFOLLATA #60:BILLY JOEL-Cold Spring Harbor (1971)
DISCHI DA ISOLA AFFOLLATA #61:GRAM PARSONS-G.P. (1973)
DISCHI DAISOLA AFFOLLATA # 62: LOVE/HATE-Wasted In America (1992)
DISCHI DA ISOLA AFFOLLATA #63: SCREAMING TREES-Dust (1996)




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