GENERAL STRATOCUSTER AND THE MARSHALS Get A Lawyer (Black Candy Records, 2020)
comodamente seduti tra le vecchie strade del rock'n'roll
"La musica è un viaggio" rispose Jacopo Meille alla mia domanda "il viaggio ha influenzato la vostra musica?", non più tardi di quattro anni fa quando uscì il loro terzo disco Dirty Boulevard.
Doveva essere una di quelle band nate quasi per gioco, un progetto estemporaneo, dove musicisti già rodati provenienti da diversi gruppi si incontrano per dare sfogo alla loro passione comune per il caro vecchio rock a tinte hard. Sulla mappa un viaggio corto, breve ma intenso. Si è trasformato in un viaggio lungo costruito su tappe sempre più sorprendenti e a fuoco.
La partenza da Firenze, l'arrivo è ancora ignoto.
A dieci anni dalla nascita i General Stratocuster And The Marshals sono ancora qui con noi a lottare e giocarsi le carte sul tavolo delle migliori classic rock band italiane con una buona probabilità di portarsi a casa la mano senza troppa fatica. Gli assi ci sono tutti: Jacopo "Jack" Meille, attuale cantante degli storici Tiger Of Pan Tang, prime mover della scena NWOBHM, Alessandro "Nuto" Nutini (batterista dei Bandabardo), il generale Fabio Fabbri alla chitarra, l'esperto Richard Ursillo (già con Sensations' Fix, gliSheriff e i Campo di Marte) al basso e Federico Pacini alle tastiere.
Questo quarto album, poi, sembra veramente un incrollabile atto d'amore verso il viaggio in musica: gli angoli più affilati del passato hard rock sono stati leggermente smussati (comunque presenti in tracce come 'Greetings From Hell' e 'Rock Steady, Roll Lady') a favore di una libertà di movimento che ad ogni disco stupisce sempre più ma qui raggiunge l'apice per varietà e bravura.
Ascoltate il riff killer di 'California Rave' e quel chorus che grida pace e libertà, i sapori on the road dell'asfalto e dell'avventura alla Creedence Clearwater Revival di 'That Kind Of Woman', gli accenti sudisti di 'Body & Soul' con quel finale che più stonesiano non si può, lo spiazzante funky soul di 'Talkin' Bout Love' con Meille che si prende la scena giocando di falsetto. Sembra solo un gioco ma di quelli morbosi.
Evocano lo spirito di David Bowie in 'Let It Rain' tanto che si intravede Marte dopo la curva, chiudono con la malinconica ballata 'Too Good To Be True' che ci trascina attraverso una lunga e diritta highway alla migliore stagione dei Led Zeppelin.
Siete ancora lì seduti sul marciapiede? Alzatevi e salite a bordo, il viaggio è ancora lungo ma assolutamente appagante.
GENERAL STRATOCUSTER AND THE MARSHALS- Dirty Boulevard e INTERVISTA (2016)
GENERAL STRATOCUSTER AND THE MARSHALS (2011)
GENERAL STRATOCUSTER AND THE MARSHALS-Double Trouble (2013)
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