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mercoledì 2 novembre 2022

PM WARSON live@Blah Blah, Torino, 1 Novembre 2022

Ne ero certo: solo la musica poteva raddrizzare una giornata di festa grigia, oziosa, fredda il giusto e sostanzialmente inutile. Le strade d'asfalto questa sera sono deserte, la nebbia ha coperto tutto quello che poteva avvolgere ai lati per cercare di far apparire i contorni il più possibile uguali a quelli britannici. Mentre la Mole illuminata si staglia tra la nebbia e i portici di via Po quasi deserti, quando entro al Blah Blah, piccolo e intimo, percepisco già dall'atmosfera, dai 45 giri old school messi dal dj, che sarà una serata calda, avvolgente, intima, per me e per tutti quelli che hanno volutamente barattato ciabatte e divano per un paio di comode scarpe che li ha portati fino a qui. Manca solo il fumo delle sigarette come una volta ma di quello se ne fa volentieri a meno. 
PM Warson è un giovane londinese armato di Fender, aspetto da universitario che ne sa, la gavetta dietro e le idee ben chiare su quello che vuole fare: il suo è un r&b, soul che affonda le radici negli anni 50 e 60, che guarda ai grandi classici ma con la testa ben salda nel presente suonando con piglio, raffinatezza e pulizia. Non disdegnando trame blues, rock'n'roll, swing, jazz e surf. Un esordio, True Story (2021) che oltremanica ha fatto gridare al miracolo tutti gli appassionati di northern soul e poi Dig Deep Repeat un seguito che non ha atteso troppo per uscire in questi mesi. La fama poi è accresciuta quando un noto brand d'abbigliamento ha scelto '(Don't) Hold Me Down' per uno spot pubblicitario. Niente di cui montarsi la testa ma si sa le voci girano veloci e tutto fa brodo per far girare il nome. 

La band che lo segue in questa ultima data italiana delle sei fissate, è composta da basso (Pete Thomas), batteria, tastiere (Jack McGaughey), il sax di Meridyth Dickson e la seconda, spesso prima voce femminile della brava Denver Cuss. Viaggiano spediti, precisi, puliti, senza disdegnare del sano divertimento quando si lasciano andare in accelerazioni, in brevi botta e risposta strumentali e accenni free. È in questi momenti che si percepisce il vero divertimento dalle loro espressioni. Tutti bravi, tutti giovanissimi. In mezzo ai pezzi dei due album tra cui spiccano 'Leaving Here', 'Matter Of Time' e 'Nowhere To Go', 'Dig Deep', 'Out Of Mind', ecco anche le cover 'To Be Alone With You' di Bob Dylan, da Nashville Skyline, e 'I Don't Need No Doctor', un classico del R&B portato al successo da Ray Charles, ma io ricordo pure la versione heavy degli WASP. 
Si balla volentieri, si applaude e si vorrebbe che il concerto, delizioso, andasse avanti ancora un po', notte e giorno proprio come 'Every Day (Every Night)', l' ultimo singolo, e canzone che conclude il set e ci congeda nelle mani della nebbia che nel frattempo, là fuori, si è fatta ancora più fitta.






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