BLACK STAR RIDERS Another State Of Grace (Nuclear Blast, 2019)
the boys are back in town
Il legame con i Thin Lizzy è ancora presente (ascoltate l'iniziale 'Tonight The Moonlight Let Me Down' con il sax ospite di Michael Monroe) e non potrebbe essere diversamente vista la presenza del chitarrista Scott Gorham che i palchi con la band irlandese li ha calcati dall'inizio alla fine dell'avventura e visto che la band è nata proprio da una costola dei riformati Thin Lizzy. Da questo disco però..., il quarto, la band sembra gridare forte e chiaro la propria indipendenza e la propria nuova identità. Ricky Warwick, forte del suo pesante passato con gli Almighty, si prende per mano la band e la conduce verso un futuro che sarà sicuramente carico di grandi soddisfazioni. Nella ballata 'What Will It Take', cantata insieme a Pearl Aday (figlia di Meat Loaf), si può misurare la sua bravura di songwriter anche quando calca meno la mano sul lato rock. Cercate i suoi dischi solisti.
Quando hard rock e melodia viaggiano così bene insieme (chitarre e cori, più la straordinaria voce del rosso Warwick) e quando le radici americane e celtiche si intrecciano senza danneggiarsi tra loro, escono fuori canzoni dal carattere forte, heavy, come la dura 'Soldier In The Ghetto' (il lavoro delle due chitarre-con Gorham c'è il nuovo entrato Christian Martucci-porta inevitabilmente ai Thin Lizzy d'annata), dai testi impegnati come la title track dove Warwick ritorna indietro in quell'Irlanda degli anni settanta segnata dal sangue dell'Ira o come 'Why Do You Love Your Guns' una semi ballad di forte denuncia contro il proliferare delle armi da fuoco negli Stati Uniti d'America.
"Sono osservazioni sulla vita e cosa sta succedendo nel mondo. Posso solo scrivere quello che so e come influenza i miei amici e la mia famiglia. Ho libri pieni di testi e scarabocchio tutto il tempo" racconta il cantante.
I Black Star Riders continuano a tenere in vita la luce di Phil Lynott afferrando il rock a due mani, una chiusa a pugno pronta a sferrare fendenti e a combattere (la componente barricadera è viva e pulsante) e l'altra aperta per accarezzare. Tutto in modo onesto e da vecchi ed esperti operai del rock.
the boys are back in town
Il legame con i Thin Lizzy è ancora presente (ascoltate l'iniziale 'Tonight The Moonlight Let Me Down' con il sax ospite di Michael Monroe) e non potrebbe essere diversamente vista la presenza del chitarrista Scott Gorham che i palchi con la band irlandese li ha calcati dall'inizio alla fine dell'avventura e visto che la band è nata proprio da una costola dei riformati Thin Lizzy. Da questo disco però..., il quarto, la band sembra gridare forte e chiaro la propria indipendenza e la propria nuova identità. Ricky Warwick, forte del suo pesante passato con gli Almighty, si prende per mano la band e la conduce verso un futuro che sarà sicuramente carico di grandi soddisfazioni. Nella ballata 'What Will It Take', cantata insieme a Pearl Aday (figlia di Meat Loaf), si può misurare la sua bravura di songwriter anche quando calca meno la mano sul lato rock. Cercate i suoi dischi solisti.
Quando hard rock e melodia viaggiano così bene insieme (chitarre e cori, più la straordinaria voce del rosso Warwick) e quando le radici americane e celtiche si intrecciano senza danneggiarsi tra loro, escono fuori canzoni dal carattere forte, heavy, come la dura 'Soldier In The Ghetto' (il lavoro delle due chitarre-con Gorham c'è il nuovo entrato Christian Martucci-porta inevitabilmente ai Thin Lizzy d'annata), dai testi impegnati come la title track dove Warwick ritorna indietro in quell'Irlanda degli anni settanta segnata dal sangue dell'Ira o come 'Why Do You Love Your Guns' una semi ballad di forte denuncia contro il proliferare delle armi da fuoco negli Stati Uniti d'America.
"Sono osservazioni sulla vita e cosa sta succedendo nel mondo. Posso solo scrivere quello che so e come influenza i miei amici e la mia famiglia. Ho libri pieni di testi e scarabocchio tutto il tempo" racconta il cantante.
I Black Star Riders continuano a tenere in vita la luce di Phil Lynott afferrando il rock a due mani, una chiusa a pugno pronta a sferrare fendenti e a combattere (la componente barricadera è viva e pulsante) e l'altra aperta per accarezzare. Tutto in modo onesto e da vecchi ed esperti operai del rock.
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