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lunedì 30 dicembre 2013

LA MIA PLAYLIST: CLASSIC ROCK 2013














1-GUY CLARK-My Favorite Picture Of You
My Favorite Picture Of You è l'intima pennellata di un songwriter dal passo lento, riflessivo, meticoloso che non ha mai sperperato le sue canzoni o registrato dischi inutili, nato per restare indelebile e far scuola, anche alle nuovissime generazioni di cantautori country/folk americani. Con gli acciacchi dell'età, qualche importante battaglia vinta sulla vita e la voce che si è fatta forse più stanca e segnata (gli spettri delle American Recordings cashiane ogni tanto fanno capolino) ma ancor meglio comunicatrice se incastrata dentro a undici canzoni che ho trovato perfette e già dei piccoli capolavori nella loro semplice, profonda, sofferta comunicatività e forza confessionale. [leggi tutto]

2-JASON ISBELL-Southeastern
Southeastern è il disco dell'autoanalisi solitaria, affrontata senza vergognarsi della nudità dell'anima ben esposta nello stendino, con tutte le cicatrici degli sbagli, delle debolezze, appese e lasciate, ben visibili a tutti, sul balcone del mondo a guarire sotto il sole caldo del sud. Anche se il sole in questo disco sembra nascondersi bene, c'è, aspetta solo di trovare gli spiragli d'entrata, perché alla fine la voglia di vivere prevale su tutto e quella di tornare a dividere la vita con una buona compagnia [leggi tutto]



3-THOM CHACON-Thom Chacon
Se cercate novità rivoluzionarie in campo musicale dalle canzoni di Thom Cachon, statene pure alla larga. Se invece amate la continuità di quel suono folk/rock americano, ombroso e ridotto all'osso, raccolto sotto l'ormai onnipresente termine Americana, che partendo da Dylan, tocca John Prine, arriva a Steve Earle, John Mellencamp, allo Springsteen acustico e minimalista, fino ai giorni nostri ben rappresentati dai defilati Chris Knight e Hayes Carll e dal più celebrato Ryan Bingham di Junky Star, allora sì, un ascolto al terzo disco di questo ragazzo nato a Sacramento, ma proveniente dalle montagne di Durango, Colorado, potete anche darlo... [leggi tutto]

4-WILLIE NILE-American Ride
Non vive più all'ombra di nessun paragone, avendo trovato la propria strada in quell'incrocio che unisce il folk del Greenwich Village con il punk metropolitano della sua amata New York di metà anni settanta ...da lì è partito e lì lo ritroviamo, con tanta vita vissuta nel bagaglio ma con la stessa urgenza comunicativa e la poetica urbana degli esordi. [leggi tutto]


5-JJ GREY & MOFRO-This River
Il quarantaseienne JJ Grey naviga il grande fiume (trattasi del St.John's River che scorre vicino alle sue terre, il più lungo della Florida) con il favore delle pigre correnti e con gli spettri dei Muscle Shoals Studio seduti di fianco tanto le dieci tracce scivolano viziose e ammorbanti, scaldate dal calore dei fiati e con la sicurezza dettata da una infanzia trascorsa tra l'abbraccio di una tipica famiglia del sud tutta duro lavoro e preghiere, dalla forte connessione con i luoghi che ama-e mai ha abbandonato- e una coscenziosa visione dell'introspezione umana che si riversano sulla sua buona scrittura [leggi tutto]

6-STEVE EARLE-The Low Highway
Bellezza dei paesaggi americani che entra da un finestrino ed esce dall'altro, contrapposta alle comparse solitarie senza un tetto, quasi "invisibili" ma che, con la forza della dignità, popolano i vicoli abbandonati dalla grazia di Dio di ogni città americana. Una passeggiata salvifica."C'e un buco nella mia scarpa, ma non mi dispiace perchè mi tiene collegato alla terra..." canta appena attacca Invisible, cristallino esempio della vitalità ancora presente nella sua scrittura. [leggi tutto]

7-JOHN MURRY-The Graceless Age
...dietro a due occhi uguali ai cieli sopra alla sua Tupelo, il trentatreenne John Murry nasconde la sofferenza di un animo tormentato da demoni interni in perenne combutta per l'egemonia, e una classicità di scrittura da veterano del folk/rock... [da Classix! #37]


8-BUDDY GUY-Rhythm & Blues
Cosa succederà quando anche gli ultimi eroi del blues di Chicago ci lasceranno? Non ho avuto troppo tempo per pensare alla risposta, perché a 77 anni compiuti, Guy è ancora in grado di maneggiare bene quell'ago e filo che unì le maglie del blues a rock...[da Classix! #38]

9-NORTH MISSISSIPPI ALLSTAR-World Boogie Is Coming
Se hai un ospite come Robert Plant nelle prime due canzoni del disco, ma lo usi solamente a sbuffare dentro un'armonica, è perché sei già un fuoriclasse e puoi permettertelo. [da Classix! #38]

10-CAROLYNE MAS-Across The River
Un disco che emana calore umano e passione dalla prima all'ultima nota, avvolge e mi fa ritrovare quella bellezza in musica rimasta per troppo tempo sopita. Con il grande- e raro-pregio di quei dischi che ti fanno capire immediatamente quanta parte di cuore l'artista ci abbia lasciato dentro e quanta parte del nostro possiamo ritrovarci: in entrambi i casi, tanta. Fatevi un regalo. [leggi tutto]

BILLY BRAGG-Tooth & Nail [leggi recensione]
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BOZ SCAGGS-Memphis
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vedi anche LA MIA PLAYLIST: DISCHI ITALIANI 2013
vedi anche LA MIA PLAYLIST: ALTRI ASCOLTI (ALT/HARD/HEAVY) 2013

vedi anche LA MIA PLAYLIST: TOP 20 CLASSIC ROCK 2012
vedi anche LA MIA PLAYLIST: TOP DISCHICLASSIC ROCK 2011
vedi anche LA MIA PLAYLIST: TOP 20 CLASSIC ROCK 2010

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