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domenica 11 settembre 2011

RECENSIONE: ANTHRAX (Worship Music)

ANTHRAX Worship Music (Megaforce Records,2011)

Stare dietro alla telenovela degli ultimi anni in casa Anthrax è impresa assai ardua. L'uscita di John Bush dal gruppo, scelta suicida, visto il gradino che la band seppe salire con l'ex Armored Saint negli anni novanta("Sound of White Noise" è uno dei migliori dischi metal in pieno periodo "grunge")non mi andò giù. Tra i Big Four del Thrash Metal(quantomai celebrati in questi anni, ma cosa sarebbe stato il tour negli anni d'oro?), i newyorchesi furono gli unici insieme agli Slayer ad uscire dalla crisi del genere senza aver fatto grandi danni nella loro discografia dove non troverete un "Risk" o un "Reload" ma piuttosto un tentativo di adattare la loro musica ad una voce versatile come quella di Bush e ai tempi che cambiavano.
Successe poi che per la smania di festeggiare anniversari e vecchi dischi, ci fu il ritorno all'ovile di Belladonna, l'allontanamento e il malcontento di Bush, il nuovo allontanamento di Belladonna, una volta finita la festa e l'arrivo di un tale Dan Nelson, lodato ed emerito sconosciuto e l'inizio dei lavori di questo "Worship Music". Canzoni ultimate e di Nelson non vi è più traccia. Beghe legali e audizioni su audizioni per cercare un nuovo cantante. A questo punto anche chi come me ha sempre amato gli Anthrax, viene sfinito. La fine degli Anthrax e della loro credibilità?
Macchè? Ci si riprova con Joey Belladonna e il miracolo a metà (non esageriamo) accade.
Tolto "Attack of the killer B's" , l'ultimo album registrato con Belladonna, rimane il lontano "Persistence of Time"(1990) ma ascoltando il nuovo disco sembra di tornare indietro a vent'anni fa. "Worship Music" è forse l'album che mancava per unire i due periodi della storia del gruppo. Old school Thrash che fa tesoro del suono moderno portato avanti con Bush, con Belladonna in forma smagliante, versatile come non mai e più in forma di quanto le uscite live lasciassero prevedere.
Canzoni che di fatto sono state scritte per un altro cantante, nel cassetto da alcuni anni, ma che grazie al lavoro del chitarrista Rob Caggiano in produzione, escono potenti e moderne, con la batteria di Charlie Benante e il basso di Frank Bello in tutta evidenza. I riff chitarristici di Scott Ian sono tanto riconoscibili quanto vittime nel cadere nel già sentito in alcuni momenti.
Earth on Hell e Judas Priest sono esemplificative del mix sonoro tra la velocità old school thrash e il groove che caratterizzò gli anni novanta. The devil you know, presenta un riff di chitarra pesante ma abusato, molto meglio Fightem'til you can't e qui il salto indietro nel tempo è definitivo con un chorus molto catchy e melodico che si spinge ai periodi di "Spreading the disease"(1985) e assoli presenti e ficcanti, sicuramente il pezzo più riuscito dell'intero lavoro.
I'm Alive è una cadenzata e quadrata thrash song con Belladonna ancora protagonista(...eh sì , è il suo disco), melodica ed epica nel cantato. Crawl è l'unica concessione alla ballad e si stacca notevolmente dal resto dei brani, mantenendo comunque un chorus elettrico e pesante e si oppone a The Giant, la più veloce e furiosa.

In the End è la canzone più particolare del disco, anticipata da un intro di viola( che riporta in mente l'inizio di Be All,End All), è stata scritta per gli amici Dimebag Darrell e R.J. Dio, sfiorando l'epic metal nel suo incedere. Revolution Screams in chiusura fa saltare mantenendo una linea melodica nel cantato fino a portare alla hidden track New Noise, cover dei Refused e nascosta dietro a cinque minuti di silenzio.
Se un appunto bisogna trovare è la costante ricerca della melodia nei chorus che se allargata a tutte le canzoni, non fa che uniformare troppo il disco.
Un lavoro comunque di transizione ma che riporta gli Anthrax in pole position. Pensavo potesse uscir fuori peggio, visto le movimentate vicende di line-up che a questo punto rimangono l'unico vero nemico per il futuro. Per ora :bentornati!

3 commenti:

  1. uno dei miei gruppi preferiti da sempre!!! Sono curioso di sentire questo ritorno, anche se avreipreferito Bush al microfono...Gran Voce e carisma!!!

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  2. Anch'io sto dalla parte di Bush...anche se devo dirti che Belladonna in questo disco non mi dispiace...

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  3. ottimo lavoro, ritorno al metal di qualità...il metal è vivo e vegeto!!

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