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martedì 9 agosto 2022

RECENSIONE: WHISKEY MYERS (Tornillo)

 

WHISKEY MYERS   Tornillo (Thirty Tigers, 2022)



veterani del nuovo southern

Il precedente disco uscito nel 2019 aveva tutte le caratteristiche di un nuovo inizio: intitolato semplicemente con il nome della band, presentato da una candida copertina bianca in stile "white album", novità come l'autoproduzione dopo gli anni insieme a David Cobb e infine un suono sempre più caratteristico che faceva proprio southern rock, soul di casa muscle shoals, country e rock'n'roll. Il nuovo album intitolato Tornillo, nome preso in prestito dal luogo in Texas che ospita gli studi di registrazione Sonic Ranch dove il disco ha preso vita, conferma quegli indizi dando più vigore al tutto, cominciando dalla splendida copertina disegnata dall'artista texano Zachary EZ Nelson, in netta contrapposizione con la precedente, che richiama il Texas e alcuni simboli cari agli ZZ Top. Ecco: la cura delle copertine non guasta mai in questi tempi sempre più asettici.

Che Cody Cannon (cantante e autore) e compagni sappiano scrivere canzoni lo si intuisce fin dal trittico iniziale: quando l'intro 'Tornillo' breve strumentale dai sapori tex mex e tromba mariachi lascia il posto al trascinante southern funky 'John Wayne' dove la band sconsolata sembra "guardare il mondo andare in fiamme" e dalla successiva e tosta 'Antioch', con il soul che insegue il rock'n'roll. Con la presenza dei cori delle McCrary Sisters e il largo uso di strumenti a fiato le canzoni della band si sono riempite, colorate di mille sfumature (il bel blues nero di 'Bad Medicine'), anche se non mancano episodi più veloci e boogie ('Feet's') hard come ' The Wolf' e 'Other Side' o ballad come 'When World Gone Crazy', l'arioso e epico country di 'For The Kids', un atto d'amore, 'Heavy In Me', la malinconica 'Heart Of Stone' che chiude il disco.

Tornillo si candida a diventare il nuovo punto di riferimento per la band di Palestine e se ciò succede dopo quindici anni di carriera, vuol dire che in questi anni hanno lavorato bene. E lasciatemelo dire, oggi come oggi, per me i Whiskey Myers si siedono sullo scettro di miglior southern rock band americana superando di gran lunga i Blackberry Smoke a cui voglio molto bene ma ai quali ho sempre imputato la mancanza di "canzoni".





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