un salto in major
Di loro ho ampiamente parlato in occasione dell'uscita dei precedenti tre dischi. (Sotto vi lascio i link).
Si potrebbe liquidare tutto con: questa è una semplice raccolta, esercizio di routine per tracciare un primo bilancio di carriera (ancora breve ma concentrata e intensa) o buona esca per attirare nuovi adepti dentro alle maglie della loro rete blues intrecciata sapientemente con suoni grezzi e viscerali, entusiasmo da eterni debuttanti e esperienza da carta di identità che canta e che conta e ancora tanta voglia di shakerare il blues con il rock a loro somiglianza.
Invece no, perché, ancora una volta nell'arco di brevissimo tempo il duo bresciano composto da Beppe Facchetti e Enrico Sauda ha fatto passi da gigante, coadiuvato da Slang Music e Giancarlo Trenti che li hanno condotti verso uno step inizialmente inaspettato.
Dall'uscita del precedente Get My Demons Straight, hanno infilato uno dietro l'altro due colpi da gran giocolieri che potrebbero portarli verso risultati ancor più sorprendenti in futuro: in Gennaio anche se sembra già un secolo fa, in tempo massimo pre Covid, sono riusciti a partecipare all'International Blues Challenge a Memphis in rappresentanza del blues made in Italy, riuscendo anche a girare gli States per sondare il terreno, allacciando nuove amicizie e prenotando nuove future collaborazioni che certamente segneranno il prossimo disco.
Lì è uscita anche la bella copertina, opera del fido Ronnie Amighetti.
Il lockdown ha invece portato la notizia del contratto con la major Warner e il risultato è questo vinile (un regalo, un premio meritato, un oggetto da collezione, chiamatelo come volete ma è una cosa figa e ben fatta), uscito per questo Record Store Day estivo, nipote di quello primaverile vittima pure lui del lockdown come se i dischi non avessero già troppi problemi loro: dieci canzoni prodotte da Marco Franzoni e scelte dal loro repertorio, rimasterizzate per l'occasione e ben rappresentative del loro approccio alla musica dove la tradizione e il presente giocano a carte allo stesso tavolo. Nessuno ha la meglio sull'altro ma tutti giocano per vincere.
Naturalmente i nomi di Charlie Musselwhite e Poppa Chubby incastrati dentro alle parentesi come featuring sono un sigillo di qualità che non tutti possono permettersi ma l'esplosione che avviene posando la puntina dello stereo sul nero vinile è il vero valore aggiunto del duo che non vede l'ora di tornare sopra a un palco. E chi li ha già visti all'opera sa cosa aspettarsi.
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