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giovedì 4 giugno 2020

RECENSIONE in pillole: THE COFFIS BROTHERS (In The Cuts)

THE COFFIS  BROTHERS In The Cuts (Blue Rose Music, 2020)




leggera brezza
IN THE CUTS è quarto disco dei californiani THE COFFIS BROTHERS, gruppo nato dieci anni fa, creatura dei fratelli Jamie e Kellen Coffis e del bravo chitarrista Kyle Poppen.
Come si potrebbe intuire dalla copertina siamo in territori soleggiati, pieni di luce: la west coast morbida, quella più gentile, pop e musicalmente educata di America ('In My Imagination') e Jackson Browne, ci sono i sixties dei Byrds e il country rock dei nineties alla Jayhawks ('Real Thing') ma non mancano anche buone rock song con chitarre elettriche in primo piano che chiamano in causa Tom Petty, i suoi cuori spezzati e le strade del sud ('Too Goog To Let Go').
Già Petty, insieme a Neil Young, Beatles, Buddy Holly, ELO sono i loro punti fermi, orgogliosamente dichiarati.
Da quelle parti, sulle montagne di Santa Cruz (fino al precedente disco il nome era The Coffis Brothers And The Mountain Men) e giù fino al mare, paradiso per i surfisti, sanno come scrivere buone canzoni, ariose e accattivanti, guardando, omaggiando e rispettando i padri.
Le loro influenze musicali le spiegano così : "siamo cresciuti nella valle di San Lorenzo sulle montagne di Santa Cruz, e c'è sicuramente qualcosa di vecchio nella zona… alcuni hippy si trasferirono qui negli anni '70, avendo figli da metà alla fine degli anni '80 e quindi influenzarono pesantemente i nostri gusti musicali".
Non a caso il tutto si conclude con la citazione più in vista degli Everly Brothers nella finale 'Bye Bye Susie'.
Un disco dai sapori antichi, di buone armonie vocali e vibrazioni positive, di juke box sulla spiaggia e barbecue nei prati, di van sull'asfalto che attraversano pini e sequoie su strade in discesa per raggiungere il mare che si scorge dall'alto.
Leggera brezza per i prossimi mesi estivi.




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