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sabato 2 marzo 2019

RECENSIONE: YOLA (Walk Through Fire)

YOLA Walk Through Fire (Easy Eye Sound/Nonesuch, 2019)





metà soul metà country
Ancora una volta le mani e l’intuito di Dan Auerbach sembrano anticipare tutti. Le sue scoperte musicali sono ormai tantissime e Yola (Yola Carter) è solo l’ultima in ordine di tempo - bello ricordare anche il suo lavoro con il vecchio Robert Finley - anche se la cantautrice nata a Bristol in Inghilterra (comunque aiutata dallo stesso Auerbach e da songwriter di prim'ordine per la scrittura dei pezzi) oltre a un Ep d'esordio vanta già collaborazioni prestigiose con i Massive Attack (ai cori) e alla guida del gruppo Phantom Limb. “Nel momento in cui ho incontrato Yola, sono rimasto impressionato. Il suo spirito riempie la stanza, proprio come la sua voce ... ha la capacità di cantare con un ruggito pieno o solo con un sussurro e questo è un vero dono” racconta Auerbach.
Registrato a Nashville nello studio personale di Auerbach con l’aiuto di vecchie volpi da studio come il bassista Dave Roe (Johnny Cash), il batterista Gene Chrisman e il pianista Bobby Wood già all'opera su dischi di Dusty Springfield ed Elvis Presley, WALK THROUGH FIRE è un'esplosione di generi e colori dall’inizio alla fine anche se pecca di dinamismo, viaggiando quasi sempre sulle stesse rotaie ritmiche. Alla fine si contano più sussurri che ruggiti. Aiutata da una presenza fisica importante e da un passato di vita non troppo facile (infanzia difficile, una parentesi di gioventù da senzatetto, un incendio nella sua casa che diventa poi protagonista nel titolo dell'album), la sua voce vola senza difficoltà dal soul di casa Stax (‘It Ain’t Easier’), al country (l'autobiografica ‘Walk Through Fire’), dalla west coast dei settanta (‘Ride Out The Country’) al pop (‘Faraway Look’) in un tripudio di arrangiamenti orchestrali (‘Stiil Gone’) e pedal steel (‘Rock Me Gently’) dove Mavis Staples e Dolly Parton si tengono per mano e sembrano andare d'amore e d'accordo.
Un debutto che farà parlare di sé ma Yola ha sicuramente altre carte (e ruggiti) da scoprire in futuro.





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