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mercoledì 7 febbraio 2018

RECENSIONE: ANDREA VAN CLEEF (Tropic Of Nowhere)

ANDREA VAN CLEEF   Tropic Of Nowhere (2018)



TROPIC OF NOWHERE il nuovo album solista di ANDREA VAN CLEEF è uscito lo scorso 23 Febbraio, riscuotendo immediatamente un buon riscontro della critica musicale. Uno dei suoi punti di forza è l'estrema versatilità  stilistica che accompagna le canzoni in scaletta e perché no: una veste grafica accattivante e vincente. Chi conosce bene il bresciano Andrea (radici camune le sue) non si sorprenderà di tutto ciò: artista poliedrico e musicalmente curioso, capace di tenere banco tanto con i suoi progetti originali di musica pesante tra Black Sabbath e stoner californiano (i defunti Van Cleef Continental, gli Humulus), quanto con  i suoi progetti solisti di folk rock psichedelico (il precedente SUN DOG) e omaggi (bello quello messo in piedi per i Morphine).
Dentro a Tropic Of Nowhere, quindi, ho trovato un po' tutto quello che mi piace ascoltare ora: chitarre elettriche che si agganciano all’altra fetta del suo attuale percorso musicale più pesante targato stoner (gli HUMULUS di cui è cantante e chitarrista)-in un brano si riformano anche i Van Cleef Continental ( il batterista Simone Helgast Cavagnini, il bassista Giorgio Fnool e Elena Lady Cortez alle tastiere) il suo gruppo precedente, atmosfere acustiche a metà strada tra
Foto:Tommaso Donghi
i Grateful Dead di American Beauty e il tenebroso Johnny Cash (‘Wrong Side Of A Gun’ cantata insieme a Patricia Vonne), numerose impronte desertiche e di frontiera alla Calexico, Giant Sand e Ry Cooder (una stravolta e caliente 'Paranoid' dei Black Sabbath cantata insieme a Vanessa Del Fierro-irriconoscibile se non ci fosse il testo), schegge impazzite di rockabilly ’50 e garage rock (‘Friday’), luci soffuse e psichedeliche ('Tropic Of Nowhere') che si riallacciano al precedente disco solista, ammiccando a Jonathan Wilson,
suggestive tastiere vintage a impreziosire e una curiosità musicale che sembra ricordare molto da vicino pure Dan Aurbach e i suoi Black Keys ('I Wanna Be Like You'). Tanta carne al fuoco. Suonano con lui THE FOREVER PEOPLE ( Andrea Braga alle tastiere, Giorgio Fnool al basso e Matteo Melchiori alla batteria) e numerosi artisti americani del giro di Rick Del Castillo, pescati a Austin in Texas. Disco caldo, vario, dall' impronta internazionale. Consigliatissimo. Così come consigliato è andare cercare tra le date del tour quella più vicina a voi, ma anche quelle più lontane, perché no? La musica è anche viaggio e Andrea tiene bene il volante.
 






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