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lunedì 4 gennaio 2016

RECENSIONE: CHEAP WINE (Mary And The Fairy)

CHEAP WINE  Mary And The Fairy (Cheap Wine Records, 2015)






Secondi a nessuno
La presenza del loro CRIME STORIES (2002) nel novero dei venti dischi rock italiani da avere, scelti da Federico Guglielmi su queste pagine, potrebbe bastare come buon biglietto da visita e incuriosire chi ancora non li conoscesse. La band dei fratelli Marco e Michele Diamantini arriva anche al prestigioso traguardo dei vent’anni di carriera con il secondo disco dal vivo dopo il doppio STAY ALIVE! (2010). Quello che esce prepotente da questi concentratissimi sessanta minuti di classic rock, registrati durante la data del 30 Aprile al Teatro Sperimentale della loro Pesaro, è la perfetta coesione raggiunta negli anni (in mezzo alle chitarre, in cattedra ci finisce spesso il pianoforte di Alessio Raffaelli) e culminata nella perfezione degli ultimi due album in studio. Anche stavolta troviamo quella voglia di fare musica che non si è mai spenta, né piegata a mode e che mai ha tentato di percorrere le facili scorciatoie del successo. Le canzoni scelte sono solamente otto ma le capacità di riarrangiarle, allungarle (Mary) e farle rivivere le fanno sembrare infinite e senza tempo. Avanti così. Enzo Curelli 8, da Classic Rock #37 (Dicembre 2015)

RECENSIONE: CHEAP WINE-Beggar Town (2014)
RECENSIONE: CHEAP WINE-Based On Lies (2012)


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