THE BOTTLE ROCKETS
South Broadway Athletic Club
(Bloodshot Records/IRD, 2015)
Duri a morire
Disseminata lungo la strada del tempo un po’ di quell’ energia giovanile che nei primi anni novanta ne fecero, insieme ai vicini di casa Uncle Tupelo, tra i portabandiera dell’alt country (oppure chiamatelo Americana), la band di St. Louis guidata dagli unici sopravvissuti della prima incarnazione, Mark Ortman e Brian Henneman (che dei Tupelo fu anche roadie e chitarrista) non ha smarrito la schietta attitudine e quella semplicità che ne hanno fatto una delle band più stimate ma anche dimenticate e sottovalutate di quella generazione. La recente ristampa dei due primi album, ad opera della Bloodshot Records, potrebbe aiutare nel darvi un’idea.
La vita vista dal basso, la strada e le periferie rimangono ancora le fonti principali a cui attingere per costruire le canzoni: quando ripassano gli insegnamenti melodici degli amati Byrds in Dog, quando si lanciano all’inseguimento delle chitarre più rozze dei Crazy Horse nel blue collar rock di Building Chryslers, oppure quando nuotano nelle atmosfere country e ariose di Smile. Una garanzia. Enzo Curelli 7
da Classic Rock # (Dicembre 2015)
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