FRANCO GIORDANI Incuintretimp (Block nota, 2015
ME PEK E BARBA Carta Canta (autoproduzione, 2015)
Non è un caso. INCUINTRETIMP di Franco Giordani e CANTA
CANTA dei Mé, Pék e Barba hanno tantissimi punti in comune. Sono due dischi,
usciti quest’anno, che viaggiano quasi a braccetto pur essendo completamente slegati
da qualsiasi logica di mercato che possa tentare di accomunarli: pensati,
costruiti e suonati da persone con la musica che batte nel cuore, gira nella
pancia ed esce dal cervello. Franco Giordani è un simpatico e talentuoso strumentista
friulano, lo conosco da qualche anno solamente via facebook ma questa è l’impressione-
sicuramente veritiera- con il folk che scorre nel sangue e con le scarpe ben
sporche della sua amata terra.
Franco Giordani (foto:Gabriele Moretti) |
In questo debutto solista ha messo tutto se stesso con
il prezioso aiuto di Luigi Maieron, poeta e cantautore carnico (cercate il suo
VINO TABACCO E CIELO del 2011) che lascia la firma su parecchi testi, sia in
dialetto (friulano e clautano) che in italiano (‘Gente Persa Per La Città’). E
poi c’è anche una piacevole parentesi inglese
con la finale rilettura di ‘The Old Triangle’ del drammaturgo e poeta irlandese
Brendan Behan.
I Mé, Pék e Barba, finalmente visti al recente Buscadero Day, sono una nutrita truppa
di sanguigni emiliani che ha lasciato un pezzetto di cuore in Irlanda, proprio come
fecero i primissimi vicini di casa MCR. Amano
scavare nel passato dei luoghi, delle persone, degli avvenimenti (per un classe
’73 come me, come non identificarsi in ‘Rossi Gol’?), amano far ballare (‘Niù
Folk’) e far pensare (‘Canto Barbaro’ ispirato da ‘Barbarico’ di G.L.Ferretti).
CARTA CANTA si spinge anche oltre: è un prezioso concept album con dodici
canzoni, anche qui dialetto e italiano si abbracciano, che traggono spunto da
altrettanti libri e autori. Partono da Trans Europa Express di Paolo Rumiz e arrivano
a Storia di Una Scatola Di sassi di Davide Persico. Strumenti della tradizione
(banjo, ghironda, flauto, violino) guidati dal capo banda Sandro Pezzarossa, con
la partecipazione di importanti ospiti
musicali tra cui spicca Marino Severini dei Gang che lascia la voce da bandito in ‘La Tigre D’Ogliastra’.Mé, Pék e Barba |
Infine, il legame che mi ha fatto accoppiare questi due dischi: Franco Giordani e i Me Pek e Barba sono buoni amici, si conoscono e hanno collaborato spesso insieme in passato, sia in studio che live. Non è un caso.
vedi anche:
RECENSIONE: ME PEK E BARBA-La Scatola Magica (2012)
RECENSIONE: LUIGI MAIERON-Vino, Tabacco e Cielo (2011)
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