Pagine

martedì 24 gennaio 2012

RECENSIONE: LUCA GEMMA (Supernaturale)

LUCA GEMMA Supernaturale ( Adesiva Discografica-Novunque/Self, 2012)

A due soli anni di distanza da Folkadelic, il cantautore eporediese, Luca Gemma fa uscire il suo quarto album solista,continuando a dimostrare una freschezza di scrittura invidiabile sospesa, così com'è, tra pop, rock e folk.
Animo vagabondo, Luca Gemma trasporta in musica il suo ricco bagaglio di esperienze di vita e musicali, partite negli anni novanta quando in coppia con Pacifico componeva i Rossomaltese, gruppo folk/rock, lontano da qualsiasi classificazione, che fece uscire due interessanti dischi da riscoprire.
Supernaturale parte da una semplice quanto onesta e dura considerazione: la riscoperta della natura( con tutte le sue bellezze) intorno a noi, come antidoto per dimenticare tutto il brutto che l'Italia ci ha dato in questi ultimi tempi: politica in primis.

"Politica bye bye/Che non insegni mai/A immaginare un mondo/ Ma a farti i cazzi tuoi" da Bye bye

Un disco nato in fretta, dove Gemma cerca di calarsi il più possibile nella parte. Canzoni che prendono corpo nella sua mente durante l'alba dei giorni, per catturare quel particolare momento della giornata, in grado di aumentare l'ispirazione. Undici canzoni che partono da Una mela rossa e Bye bye, l'attacco più duro al nostro paese, nascosto dietro all'eleganza di ritmiche comunque rock, secche e serrate che amano virare nel r'n'b e nella black/soul per andare sempre più incontro all'esplosione della semplicità e della bellezza in tutte le sue forme. Un cammino di recupero e disintossicazione che porterà verso il vero e proprio arrivo dell'estate, sinonimo di libertà e bellezza( Venne l'estate), musicata con la scarna e romantica presenza dell'ukulele suonato da Gaetano Cappa. Un recupero della primordialità, dove ci si fa bastare il poco, apprezzandone tutte le sfumature.

"Io sento freddo l'Italia non mi piace/E' posto per carogne e figli di papà/L'hai detto tu che diventare grandi/E' prepararsi al meglio è spingersi più in là" da Una mela rossa

Ecco, allora, che prima di arrivare al'esplosione dell'estate dentro di noi, occorre compiere un viaggio. Scappare dal marciume e cercare consapevolezza dentro di sè. Riappriopriarsi delle proprie forze, della propria anima, dei propri interessi: l'amore verso la musica nelle strofe e nel rock di Blu elettrico , e la stupenda ballata Il cielo sopra di te, uno dei picchi di questo disco, cantata insiema alla brava Patrizia Laquidara, con la presenza del violoncello di Mattia Boschi(Marta sui tubi), tra grilli e cicale in sottofondo e l'immenso vuoto. Una catarsi.
Da qui, inizia la discesa(o meglio l'elevazione) verso quella felicità che pensavamo persa ma, contrariamente, solo ben nascosta dentro noi (dentro a rari sentimenti come la generosità) e dentro la bellezza universale della natura, dei suoi colori, odori, dei momenti della giornata che spesso liquidiamo senza la giusta attenzione o diamo semplicemente per scontati.
Natura e Soppranaturale sono canzoni pop rock con chitarre e melodia in perfetto equilibrio.
Ospiti come Andrea Viti(ex bassista di Karma, Afterhours e Juan Mordecai) e Pasquale De Fina(Atleticodefina) contribuiscono nel dare al disco, quell'impianto rock su cui la voce (mai sopra le righe) di Gemma sa essere estremamente coinvolgente e rassicurante, riuscendo a colorare di soul canzoni come L'alba, di folk come la ballata e quasi preghiera di Credo, o di funk/blues, come nella liberatoria e vero preludio all'estate di Io Voglio.

"Gambe allenate che la strada è lunga/E braccia tese a quello che verrà/Voce potente per un sano vaffanculo/Per un futuro come piace a me" da Io Voglio

Un disco onomatopeico. La sensazione di leggerezza che permea l'intero lavoro riesce nell'intento di liberare la mente. I suoni essenziali e live, grazie all'aiuto del produttore Paolo Iafelice danno un grande aiuto, ricordandomi, a tratti, l'ultimo disco di Cristina Donà, Torno a casa a piedi.
Se la speciale ricetta di Gemma nel recupero della felicità, nell'immediato può risultare faticosa, il suo disco concept riesce a dare la prima e basilare spinta di incoraggiamento.
Una primavera arrivata in anticipo...la nostra estate arriverà prima, quest'anno.


INTERVISTA

Nessun commento:

Posta un commento