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lunedì 17 ottobre 2011

RECENSIONE: KIMBALL/JAMISON

KIMBALL/JAMISON Kimball Jamison (Frontiers Records, 2011)

L'etichetta partenopea Frontiers Records, da alcuni anni sta monopolizzando il mercato AOR e classic Hard Rock, accaparrandosi vecchie e nuove glorie del genere. La sfilza di nomi si fa di anno in anno sempre più lunga e blasonata: Toto, Journey, Asia,Winger, Tesla e tantissime altre band hanno trovato nella label fondata da Perugino una spalla ideale fatta di competenza e amore per il rock. La voce si diffonde in fretta e in tempi in cui le grandi case discografiche puntano sulle vendite stagionali, una label fatta di fans competenti è merce assai rara.
Quello che l'etichetta propone su un piatto d'argento a due dei più grandi cantanti ed esponenti del genere è cosa da non rifiutare.
Ecco così servito il disco AOR dell'anno. Bobby Kimball, cantante storico dei Toto e Jimi Jamison dal 1984 nei Survivor(sua la voce nella hit "Burning Heart") colgono l'occasione per rinverdire un'amicizia ultradecennale e unire le loro inconfondibili voci. Canzoni dal taglio hard e moderno confermano quanto label e band coinvolte non giochino mai sul passato ma guardino al presente. Per questo debutto del duo Kimball/Jamison, grande merito per i suoni va al produttore tedesco Mat Sinner, vecchia volpe dell' Heavy Metal melodico europeo e già membro e fondatore di Sinner e Primal Fear e canzoni scritte da grandi songwriters del genere come Jim Peterick, Richard Page, Robert sall, Roby Goodrum e molti altri.
Accompagnati da una band di tutto rispetto che vede lo stesso Sinner al basso, il duttile chitarrista Alex Beyrodt(Silent Force, Voodoo Circle), Martin Schmidt(Atrocity e turnista per tanti artisti) alla batteria e Jimmy Kresic(Voodoo Circle) alle tastiere, Kimball e Jamison si dividono quasi in modo democratico le vocals durante l'intero disco per unirsi nei tanti chorus presenti.
Dai momenti più hard di Can't wait for love,primo singolo e vero masterpiece del progetto, con le sue tastiere catchy e i pesanti riff di chitarra. I chorus non possono che rimandare ai migliori Toto.
Chasing Euphoria e Get back in the game sono due buoni esercizi di hard rock melodico con i chorus che non lasciano scampo e con la voce di Kimball che svetta come nei suoi migliori anni spesi con Steve Lukather e soci ed in alcuni frangenti più hard sembra di ascoltare l'ultimo disco registrato dalla band americana, quel "Falling in Between" (2006) che aveva svecchiato il sound in modo superlativo.
Per contro Jamison, meno iperbolico il suo modo di cantare, dà concretezza a canzoni come l'iniziale e piena di feeling Worth Fighting For e alla più melodica Sail Away, alla bella ed evocativa ballad pianistica Find another way fino ad arrivare alla conclusiva e cristallina Your Photograph, uno dei punti più alti di un disco che cerca il rilancio di un genere che ha certamente conosciuto tempi più brillanti. Your Photograph "fotografa" veramente in modo perfetto il carattere del disco e di due cantanti ancora in piena forma che hanno poca voglia di crogiolarsi sugli allori passati, mettendosi in gioco con freschezza.
A sentire i due, il progetto sembra essere qualcosa di veramente concreto che non si esaurirà con questo debutto ma sembra già promettere un seguito.

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