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martedì 7 giugno 2011

COVER ART#2. ANTONIO DE FELIPE: LPOP...le copertine rivisitate

Ci fu un tempo (e qui, la voglia di scrivere" nemmeno troppo lontano" è tanta) in cui l'arte visiva, che fosse pittura o fotografia, viveva a stretto contatto con la musica. Anni in cui i più grandi artisti del pennello e della macchina fotografica prestavano la loro arte al Rock, per rendere uniche altre opere d'arte come i vinili.
Anni in cui non era difficile giudicare il prodotto attraverso la sua copertina e il suo arwork prima ancora di appoggiare la puntina del giradischi sulla plastica nera. Lavori firmati da Warhol erano già di per sè un importante veicolo di .
pubblicità. Va da sè che con l'avvento del cd, sul finire degli anni ottanta, lo spazio su cui un artista poteva imprimere il proprio talento diminuiva a dismisura fino a scomparire del tutto con l'arrivo della musica digitale. Mp3 e Computer hanno annullato, quasi del tutto, il fascinoso giochetto del riconoscere un artista dalla copertina.
Insomma, l'artwork dei dischi sembra un discorso da nostalgici.
Nostalgico è certamente l'artista spagnolo Antonio De Felipe, classe 1965, nato a Valencia, che dopo aver rappresentato e rivisitato il mondo del cinema e dello sport, ora si butta sulla musica con una mostra intitolata LPOP in questi giorni a Madrid ( dal 29 Maggio al Centro Cultural Casa De Vacas), sperando possa passare presto in Italia.
Quello che De Felipe fa, non è altro che riprendere le più grandi copertine del rock/pop e rivisitarle alla sua maniera, a volte in modo veramente geniale, anche se l'idea non è certamente qualcosa di nuovo. Quanti di voi non hanno mai provato a immedesimarsi all'interno di una foto e con la fantasia aggiungere e togliere elementi? Lui ci ha provato ed i risultati sono ad effetto.

Un Artista che coverizza altri artisti, aggiungendoci del suo. Come in musica i grandi musicisti si cimentano nel riprendere canzoni di altri autori per piegarle al proprio stile e genere (paradossale pensare a Dylan che riesce a coverizzare se stesso tutte le sere, stravolgendo le sue canzoni), così De Felipe prende le copertine e imprime loro la sua neo-pop art. Cartoni animati, colori, ironia e sdrammatizzazione, i segreti delle sue opere. Dal metal degli Iron Maiden
al pop di Madonna, nessun genere ed artista viena risparmiato. Vediamo così, Eddie, la celebre mascotte degli Iron Maiden, camminare nella via periferica e notturna che si trasforma nel set del famosissimo video Thriller in compagnia di Michael Jackson e suoi zombies. Da qui Killers (titolo del secondo album della band inglese) diventa Thriller e siamo sicuri che Eddie avrebbe fatto la sua figura come comparsa. Oppure la popstar Madonna con un vistoso morso di Dracula sul collo nella copertina del disco True Blue che inevitabilmente diventa "True Bloody". Ancora Born in The USA di Springsteen, che all'epoca venne frainteso dall'allora
presidente degli States, Ronald Reagan, che ne fece l'inno del paese, senza aver evidentemente ascoltato le parole della canzone, fortemente critica verso la politica militare degli Stati Uniti, soffermandosi, forse, al solo ritornello. De Felipe accentua l'americanità dello scatto di copertina aggiungendoci tre simboli universali del consumismo degli States nel mondo:il marchio Coca-Cola, Mickey Mouse e un Hot-Dog.
Il consumismo denunciato, invece, nella ormai storica copertina di Nevermind dei Nirvana diventa un fondale marino del cartoon Nemo colorandosi e stemperando la negatività espressa da Cobain e soci nei loro testi.

Le due più celebri copertine di Andy Warhol ( Sticky Fingers dei Rolling Stones e Velvet Underground) vengono unite insieme con un risultato finale che sicuramente sarebbe incorso nella censura (cerniera lampo giù, più banana).
Bad di Michael Jackson, diventa "Bart", con il celebre rampollo di casa Simpson in posa, vestito di pelle nera a fianco del re del pop.
Una Alice in libera uscita dal suo paesello delle meraviglie si ritrova a braccetto di tre Kiss nel celebre album Destroyer prendendo per un attimo il posto del
chitarrista Ace Frehley, incamminandosi con i tre chissà dove?
E poi ancora: Bowie, the Beatles, Cure, Blondie, Van Halen, Pink Floyd e tanti altri, tutti acrilici su tela. Da vedere assolutamente.
Questo il link del sito di Antonio De Felipe, nella sezione Lpop(woks) troverete le altre copertine(opere):

http://www.antoniodefelipe.es/

2 commenti:

  1. Mi piace il tuo blog, complimenti.
    Ti chiedo, dato che sembri un esperto nel settore, se conosci i General Stratocuster. Ho sentito l'ultima canzone, today and tomorrow e mi è piaciuta molto. Sai qualcosa della loro storia? Date di concerti?
    Ciao
    Enrico

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  2. Ciao Enrico...grazie per i complimenti e grazie per averli segnalati. Non li conosco ma ho ascoltato il loro album sul sito. Mi piacciono ;)

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