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mercoledì 16 giugno 2010

RECENSIONE: DANKO JONES-Below the Belt...il ritorno...


DANKO JONES-Below the belt(2010)
Urgenza, questo l'aggettivo che più si addice a Danko Jones. La sua musica ha tutto per poter accontentare e mettere d'accordo l'ascoltatore rock: rock'n'roll, blues, hard e metal vengono frullati sottoforma canzone con ritornelli che ti si stampano in testa al primo ascolto e musica che ti fa sobbalzare dalla sedia. Dopo il clamoroso successo di "Born a lion", uscito nel 2002, ho sempre considerato Danko Jones come uno dei pochi rocker odierni ad aver ereditato quella strafottaggine e immediatezza rock'n'roll, costruita anche sul sex appeal, che solamente le grandi rockstar di una volta avevano.
Rock di poche pretese il suo, chitarra, basso e batteria che unite a sudore, impatto, riff killers e chorus costruiscono canzoni tanto semplici e immediate quanto mai banali. Con gli anni poi, si è costruito una buona fama in sede live, guadagnandosi il rispetto dei rocker che contano, non a caso il grande Lemmy e Mike Watt si sono offerti come attori in Full of regret, primo video-singolo di questo disco.
Insomma, un duro lavoro che sta portando i suoi frutti. Questo settimo lavoro del trio canadese, sterza decisamente verso il passato, dopo l'ultimo "Never too loud" che concedeva un pò troppo alla melodia e la raccolta di inediti e rarità "B-sides"(alla faccia degli scarti) questa volta alcuni riff di chitarra da Had Enough ( con un coro che sa tanto di Misfits), I think bad through, Tonight is fine e Apology accepted sono tra i più metal mai composti. Sicuramente tra i suoi dischi più in your face, nessun rallentamento ma un treno diretto che tocca gli anni '70 di kissiana memoria come in Active Volcanoes, dove si trasforma in novello Paul Stanley, sicuramente tra i suoi miti , o nella velove Magic snake. I testi sono sempre quelli, sguaiati ma sempre rispettosi verso il genere femminile che Danko Jones adora, venera, critica, a volte sembra disprezzare ma poi alla fine si arrende alla cruda realtà dello strapotere delle donne verso il genere maschile.
In un mondo musicale che a volte rasenta il plagio, mi vengono in mente gli Airbourne, Danko Jones ci mette quel tanto di suo per farlo emergere dalla massa. Sexy, vizioso e adrenalinico. Disco consigliato per questa estate e i vostri american-party in riva alla piscina in compagnia di sesso, birra e...tanta fantasia.

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