venerdì 10 aprile 2020

RECENSIONE in pillole : LITTLE ALBERT (Swamp King)

LITTLE ALBERT  Swamp King (Aural Music, 2020)




blues, leave me alone...
Dietro al monicker Little Albert cerca di nascondersi nemmeno così bene Alberto Piccolo chitarra dei Messa, doom band veneta di Cittadella, con un importante seguito europeo, come tanti altri gruppi italiani devoti a certe sonorità pesanti che fuori dai confini nazionali trovano terreno più adatto e fertile. Con questo Swamp King, Alberto Piccolo riversa in sei canzoni tutto il suo grande amore per le sonorità blues, vecchio stampo (in 'Mean Old Woman' si fanno sentire anche i suoi studi di chitarra jazz) ma anche senza tagliare del tutto il legame con la sua band madre, basti ascoltare l'avanzare lento, cupo e pesante di 'Bridge Of Sighs', il crescendo dalla forza stoner di 'Maryclaire' oppure le variazioni d'umori della conclusiva 'Outside Woman Blues'. Il doom che si immerge nelle acque stagnanti dello swamp blues o viceversa.
Altrove troviamo anche atmosfere più eteree e dilatate come nell'apertura 'Swamp King' o psichedeliche e fumose ('Blues Asteroid').
Aiutato dal bassista Christian Guidolin e dal batterista Mattia Zambon, Andrea Piccolo confeziona un disco (31 minuti) dove la chitarra continua a rimanere grande protagonista, riuscendo nella sempre difficile impresa di dare un piccolo ma significativo tocco personale a un genere, genitore, re (e regina) ormai eterno.









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