martedì 7 gennaio 2020

RECENSIONE: DEVON GILFILLIAN (Black Hole Rainbow)

DEVON GILFILLIAN  Black Hole Rainbow   (Capitol Records, 2020)




il tempo giusto
Tra le prime uscite interessanti di questo 2020 un posto lo merita sicuramente BLACK HOLE RAINBOW il debutto di DEVON GILFILLIAN, talentuoso artista con base a Nashville con un solo Ep registrato nel 2016 . Cresciuto a Filadelfia con i classici del soul nel cuore cucitigli addosso dal padre (cantante) e l'hip hop nelle orecchie, Gilfillian disegna il suo personale contributo in questo nuovo quadro che sta prendendo forma intorno al soul e alla musica afroamericana: nel 2019 la grande conferma di Michael Kiwanuka e il debutto dei Black Pumas sono stati significativi.
In una intervista si è lasciato andare indicando Jimi Hendrix come l'artista che lo ha influenzato di più ma con una canzone in particolare che gli ha aperto un mondo:"All Along The Watchtower che è una cover di una canzone di Bob Dylan naturalmente, dall'ascolto di un sacco di Jimi Hendrix e dell'ascolto di quella canzone in particolare, ho aumentato l'apprezzamento non solo per la musica e la chitarra ma anche il lato lirico. E così Jimi mi ha fatto conoscere gli incredibili testi di Bob Dylan".
A tutto il resto hanno pensato una laurea in psicologia ("quando la musica è fatta in modo onesto, le persone lo sentono e si connettono ad esso. Questo è ciò a cui associo "soul", quando si tratta di musica"), le prime esperienze in alcune cover band (di Delta blues, di reggae e perfino dei Tears For Fears), l'incontro con l'amico e batterista Jon Smalt e la sua band dopo il trasferimento a Nashville con la scoperta del nuovo e vecchio Outlaw Country di gente come Willie Nelson, Waylon Jennings e il più moderno Sturgill Simpson.
Tenendo strette le radici garantite da suoni analogici e strumenti vintage (produzione di Shawn Everett conosciuto per i suoi lavori con Alabama Shakes e War On Drugs) Devon Gilfillian si muove liberamente tra crescendo emotivi ('Lonely'), soul ('The Good Life'), funky ('Get Out And Get In'), gospel blues ('Stranger') e beat moderni ('Stay A Little Longer') che il singolo 'Unchained' ispirato alla storia vera del giocatore di football afroamericano Brian Banks, accusato ingiustamente di stupro, mettono bene in evidenza.

Rolling Stone America non si è risparmiato nel definire Gilfillian "uno dei giovani artisti più entusiasmanti della fiorente scena soul di Nashville". Ne sentiremo parlare.








Nessun commento:

Posta un commento