mercoledì 14 novembre 2018

FANTASTIC NEGRITO/Superdownhome live@Santeria Social Club, Milano, 12 Novembre 2018

Un performer a 360 gradi in grado di catalizzare tutta l'attenzione su di sé pur avendo dietro un band di soli tre elementi che pare suonare come una big band d'altri tempi (manca pure il basso!) . Un talento innato il suo, o ce l'hai o sei destinato a rincorrere.
FANTASTIC NEGRITO scappa via con naturalezza e non lo prendi più. Stare al suo passo è difficile. Rafforzato da una vita che lo h...a messo a dura prova, a cinquant'anni si gode il meritato trionfo che va ben oltre il Grammy per il miglior album blues vinto con il suo primo disco, uscito senza etichetta discografica come ama ricordare lui. Accellera, rallenta e accellera ancora a ripetizione.
Una rinascita che si è trasformata piano piano in un'occasione di riscatto, costruita con impeccabile bravura e un pizzico di furbizia da navigato intrattenitore (cerca spesso la voce del suo pubblico) quando sale sopra un palco che pare la camera di casa sua da sempre da quanto scivola con naruralezza sul pavimento.
In mezzo alle note alte e a quelle basse di una voce che potrebbe cantare qualunque cosa e qualsiasi genere, e così fa, Fantastic Negrito allunga le canzoni a suo piacimento, detta i tempi alla band, dirige, trasformandole di volta in volta in un lungo medley dove confluiscono il blues, il funk, il rock’n’roll, i traditional ('In The Pines'). Ma sa andare anche diritto al punto quando vuole ('Plastic Hamburgers') Improvvisa senza piantare paletti, parte dalla black music e arriva dove vuole. Il tutto legato da una instancabile verve da trasformista che lo fa diventare predicatore, aizzatore di folle, comico, pensatore, attore impegnato e ballerino. Spettacolo completo a un prezzo modico. Ancora per poco?
Ma lo spettacolo lo hanno dato anche i nostrani SUPERDOWNHOME (RECENSIONE DISCO) nella troppo breve mezz’ora a disposizione come opener. Il duo bresciano pesta duro di rural blues. Chi li conosce sa cosa aspettarsi e non rimane deluso. Chi li vede per la prima volta rimane folgorato e incuriosito. In una parola: trionfo. Anche per loro. Bella serata in uno dei migliori locali milanesi di live music.


SUPERDOWNHOME

























IL DISCO
le seconde opportunità della vita
FANTASTIC NEGRITO  Please Don't Be Dead (2018)

Non credo mai a chi continua a farneticare che il rock (e derivati) è morto, che non escono più dischi degni e via così, evidentemente chi sostiene tutto ciò non ha ancora ascoltato PLEASE DON’T BE DEAD il nuovo album di Fantastic Negrito. Cinquantenne dalle mille vite complicate, riesce a farle entrare tutte in undici canzoni nelle quali non si butta via nulla, così come sono costruite su una valanga di belle e geniali intuizioni, perché se è impossibile creare ancora qualcosa di nuovo nella musica, vince chi sa ripetere e rinnovare la lezione. Fantastic Negrito in questo è un mago.
Ci sono il vecchio blues dei neri americani e il rock bianco, c’è la Black music in tutte le sue inclinazioni (funk, soul, R&B, disco). Ci sono la rabbia sociale e la denuncia, c’è tutta la sua vita passata fatta di stenti, sofferenza e rinascita, artistica e sociale. Nessun pelo sulla lingua, niente viene nascosto. Sebbene abbia in tasca un Grammy vinto con il suo precedente disco, il magnifico The Last Days In Oakland, preferisce mostrarsi sofferente in un letto d’ospedale, esperienza vissuta per tre lunghi mesi dopo l’incidente che lo portò al coma. Da lì in avanti non fu più la stessa cosa: Xavier Dphrepaulezz morì, nacque il personaggio di oggi. Insomma il messaggio è chiaro, se non muori puoi sempre prenderti una rivincita. Un po’ lo stesso discorso del rock.
Uno dei dischi dell’anno? Probabile.
 
 
 

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