lunedì 4 giugno 2018

RECENSIONE: DAVE ALVIN and JIMMIE DALE GILMORE (Downey To Lubbock)

DAVE ALVIN and JIMMIE DALE GILMORE   Downey To Lubbock (YepRoc Records, 2018)







In mezzo tra Dave Alvin proveniente da Downey, California, e Jimmie Dale Gilmore da Lubbock, Texas, c’è la grande America “centinaia di miglia, deserti, montagne e fiumi” come dice Dave Alvin, in profondità, giù radicate, le radici musicali comuni, quelle che si sviluppano verso il vecchio blues, il folk, il R&B di New Orleans, la country music, le border songs e il rock’n’roll dei ‘50. Seppur con qualche anno di differenza, esattamente dieci, anni di stima reciproca hanno trovato sfogo in alcune date live suonate insieme lo scorso anno. Da lì a incidere il disco, il passo è stato veramente corto, veloce e senza sforzo alcuno. Eccolo qua. Due passati importanti da ricordare, uno nei Blasters, l’altro con i Flatlanders, entrambi vecchi frequentatori del folk club The Ash Grove a Los Angeles, entrambi con le stesse canzoni nel cuore. Dieci sono le cover scelte tra cui 'Deportee (Plane Wreck at Los Gatos)' scritta da Woody Guthrie sul mistero dell'aereo caduto a Los Gatos, Canyon, il 28 Gennaio 1948 ( i quattro americani membri dell'equipaggio vennero subito riconosciuti, i ventitré braccianti messicani no), ‘Silverlake’ di Steve Young, il traditional ‘K.C. Moan’, 'Get Together' degli Youngbloods, 'Lawdy Miss Clawdy' di Lloyd Price, 'Buddy Brown's Blues' di Lightnin' Hopkins e ‘Walk On’ di Brownie e Ruth McGee che chiude il disco alla grande. In più aggiungono due canzoni nuove scritte per l’occasione: il manifesto di strada che apre l'album ‘Downey To Lubbock’ e ‘Billy The Kid And Geronimo’ che dice tutto nel titolo, un dialogo a due voci tra il fuorilegge e l’apache. Due figure per certi versi simili. La fusione tra le due voci, tonalità bassa per Alvin, più alta per Dale Gilmore, la chitarra elettrica dell’ex Blasters e un buon gruppo dietro fanno il resto. Non ci rimane altro che viaggiare attraversando i tanti e colorati fondali elettro acustici che i due musicisti hanno costruito con mestiere e tanto cuore (si sente). Buon viaggio.






Nessun commento:

Posta un commento